Arrivano a Casertavecchia le reliquie di San Giuseppe Moscati
(Claudio Sacco) – È il medico santo delle terre campane, è venerato e ammirato con fervore e convinzione. Ecco perché c’è un clima di grande attesa per l’arrivo delle reliquie di San Giuseppe Moscati al Duomo di Casertavecchia. Una vera e propria “tre giorni” di preghiera, di studio e di riflessione è stata organizzata.
La data fissate è quella di venerdì 31 marzo. L’appuntamento è alle ore 16,30 per l’accoglienza presso la Cappella di San Rocco. Da lì la processione prioseguirà fino alla Cattedrale di San Michele Arcangelo. Alle 17 la Via Crucis con meditazioni dagli scritti di San Giuseppe Moscati. Nel corso della serata e delle giornate successive si susseguiranno le funzioni religiose.
Sabato ci sarà alle 10 l’incontro con gli studenti degli istituti superiori sul tema “Scienza e fedenella vita di Giuseppe Moscati, laico e santo”, relatore padre Alessandro Piazzesi, responsabile della peregrinatio delle reliquie. Alla sera alle 19.30 concerto di musica sacra con lo “Stabat Mater” di Pergolesi a cura dell’ensemble I Musici Campani.
Le reliquie lasceranno il Duomo di Casertavecchia domenica alle ore 19.30, quando partiranno per la Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli.
“L’arrivo delle reliquie di san Giuseppe Moscati a Casertavecchia, a pochi mesi dalla chiusura dell’anno giubilare della misericordia, parte dalla volontà – scrive don Nicola Buffolano – di dare seguito a quanto auspicato dal Santo Padre, e cioè che la porta della misericordia rimanga sempre aperta nella Chiesa e in ciascuno di noi. Si tratta di un evento popolare nel migliore senso della parola, cioè del popolo di Dio, che, come insegna il Papa, trova tanti modi per mettersi in contatto con il senso profondo della propria fede, e in essa crescere e maturare per una piena adesione al Vangelo. San Giuseppe Moscati è molto amato nel nostro territorio, e non solo, perché autentico testimone dell’amore di Dio per tutti gli uomini, specie se sofferenti, ma anche di fede forte e impegno nel promuovere la dignità umana esaltata dal cristianesimo, sui fondamenti della legge naturale ed evangelica. Egli fu anche, ed è ancora, esempio luminoso di laico credente, che seppe unire verità di fede e acquisizioni scientifiche, realizzando davvero se stesso. Sappiamo quanto oggi la propria realizzazione sia avvertita come un diritto inalienabile, ma sappiamo anche come una diffusa deriva egoistica di questa giusta aspirazione abbia portato l’umanità a livelli preoccupanti di abbrutimento. Moscati – prosegue don Nicola Buffolano – rimane anche per i giovani un modello di uomo equilibrato, moralmente sano, entusiasta della vita, che seppe dare forma concreta ai suoi sogni di ragazzo, facendone il segreto di una vita riuscita, in cui il servizio e il sacrificio furono premessa di gioia, entusiasmo e costruttività. Queste in sintesi le ragioni dell’arrivo delle reliquie di Moscati tra noi a Caserta, e degli appuntamenti spirituali, artistici e culturali collegati, col desiderio di essere rafforzati nell’impegno per un ritrovato umanesimo senza complessi di cristianità”.
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