C’era una volta la Rivoluzione, ma ora chi prende la Bastiglia?
Enzo Battarra, illustrazione di Giancarlo Covino
– Il 14 luglio è la presa della Bastiglia. Ovvero l’apoteosi della Rivoluzione francese. Correva l’anno 1789. È una data che va ricordata. Quel motto imparato a scuola è rimasto nella memoria: Liberté, Égalité, Fraternité. Su questi valori i rivoluzionari avevano ribaltato l’Ancien Régime e aperto una nuova era sociale e culturale, l’Illuminismo.
Caserta e la sua Reggia non sono stati insensibili a quegli accadimenti, che hanno finito per essere assorbiti, digeriti, rifiutati. Ma ora nel 2018 c’è ancora spazio per una speranza di fraternità? La Bastiglia è stata presa, anzi è stata anche distrutta. Non ce n’è più traccia. Ma gli ideali sarebbero dovuti restare. E invece manca sempre più la solidarietà Fraternité? No, Ognunpersé, come scrive Giancarlo Covino.
Si è fatta notte. Queste riflessioni nascono all’alba del nuovo giorno. Non resta che la presa del comodino, citazione artistica casertana, ai più certamente sconosciuta.
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