Impiattare, un’arte tutta gourmet. Un’esperienza per i sensi

Impiattare, un’arte tutta gourmet. Un’esperienza per i sensi

Vittoria Massaro *Dottorato in Eurolinguaggi e Terminologie Specialistiche

 Schermata 2019-05-02 alle 18.47.42“Quel che cotto è cotto, quel che è fatto è fatto, e quel che è impiattato è impiattato!”. Così esordiva lo chef Alessandro Borghese nel suo programma di cucina Ale Contro Tutti nel 2012. Impiattare, parasinteto verbale composto dal sostantivo piatto e degli affissi im- e –are, indica l’atto di porre delle pietanze su un piatto con gusto e criterio, talvolta adoperando elementi decorativi anch’essi commestibili quali ad esempio i fiori eduli, al fine di renderle gradevoli alla vista prima ancora che al gusto e all’olfatto. Più sintetico e immediato delle forme perifrastiche adagiare/disporre/mettere nel/sul piatto, è largamente diffuso nell’ambito culinario e della ristorazione ed è entrato a far parte del linguaggio comune grazie ai cooking show, che da anni dominano il panorama televisivo italiano e che hanno quindi svolto la funzione di amplificatori.

È interessante però notare che il dizionario etimologico online (www.etimo.it) fornisca una definizione radicalmente opposta di impiattare, che risulta infatti significare “nascondere, occultare: quasi far piatta e piccola una cosa, in modo da toglierla alla vista altrui”.

Tale termine risulta oggi lessicalizzato in alcuni dei principali dizionari della lingua italiana, quali lo Zingarelli, il Garzanti, il Devoto-Oli e il Treccani, come termine afferente all’ambito della ristorazione e con una forte connotazione estetica, data dalla ripetizione di termini quali “gusto”, “cura” ed “eleganza” nelle singole definizioni. Impiattare è stato inoltre inserito dal giornalista dell’Espresso Davide Guadagni nel suo Dizionario dell’Antilingua, che raccoglie le parole a suo dire “inascoltabili”, con la seguente definizione: “Disposizione coreografica del cibo nel piatto. Spesso superflua come chi la fa.”

Impiattare è spesso usato anche al participio passato, con le forme impiattato/a/i/e, e all’imperativo, impiattate, come spesso si sente gridare alla fine delle più famose gare di cucina. Molto diffuso è anche il sostantivo derivato impiattamento, che indica la disposizione del cibo nel piatto. Ora, non resta che imparare la meravigliosa arte dell’impiattare!

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 9637 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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