La favola di Babo, il cane da pet therapy per grandi e piccini
– È un grande piacere avere l’occasione di presentare questo bello e utile libro dedicato ai bimbi, ma anche ai grandi, dove viene presentato il mondo delle terapie assistite, meglio conosciuto come pet therapy. Carlo Ciceroni è un esperto in materia di comportamento animale perché già veterinario comportamentalista, ma soprattutto è docente di corsi IAA (interventi assistiti con gli animali) in tutta Italia. Una chiacchierata con lui e la prima domanda riguarda proprio quali gli argomenti trattati nel libro: “Babo cane da pet therapy è una fiaba, ambientata in una fattoria. Un breve racconto che parla dell’incontro fra un signore elegante e uno strano gruppo di professionisti, tutti animali, che dedicano la loro vita ad aiutare i bambini in difficoltà con la pet therapy e le attività assistite. La storia è semplice e divertente, inizia con un alone di mistero. Piano piano tutti gli animali si presentano e spiegano chi sono, cosa fanno e per chi. Il finale lo lascio alla vostra lettura, ma vi anticipo che non mancano sorprese e commozione”. Una delle cose che colpisce è anche l’utilizzo della formula del racconto, che non si presenta come un semplice manuale. “Il libro è pensato per i bambini, perché lo leggano da soli o assieme ai loro genitori. È ricco di illustrazioni, in modo che anche i più piccoli o i bambini con problemi possano seguire la storia attraverso i disegni. Il racconto è la forma di scrittura più leggera e attraente per i piccoli ed è un modo per portare alla loro attenzione tematiche che altrimenti sarebbero troppo complesse o noiose”. Infatti è proprio qui che nasce la curiosità, cioè l’esigenza di spiegare una cosa cosi complessa ai più piccoli. “Quando ho scritto il libro, mi sono posto l’obiettivo di creare un modo per capire se la pet therapy e le attività assistite con gli animali fossero un elemento di interesse per colui che legge il libro. Come veterinario comportamentalista partecipo a diversi progetti, ma nessun piano personalizzato potrà mai raggiungere i propri obiettivi se il bambino non è interessato all’animale che lavorerà con lui. Quindi, il libro è uno strumento in grado di far capire al genitore e agli operatori se c’è un coinvolgimento emotivo, una passione. Se questo esiste, allora si può iniziare un percorso. Un modo leggero e poco invasivo di sondare questa opportunità”.
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