Oplontis by-night, sotto il Vesuvio i fasti della Villa di Poppea

Oplontis by-night, sotto il Vesuvio i fasti della Villa di Poppea

Mario Caldara

– Forse non molti sono consci dell’importanza e del valore del sito archeologico di Torre Annunziata, Oplontis. Al pari del prestigioso e famoso sito di Pompei, e del resto degli scavi archeologici in Campania, gli scavi di Oplontis, o Villa di Poppea, sono un bene inestimabile, motivo di vanto per la regione e per l’Italia stessa, essendo, seppur piccola se comparata a Pompei, una testimonianza vivente di un mondo antico, attrazione per coloro che arrivano da qualsiasi punto del globo per ammirarla.

Ora, Oplontis, tramite l’iniziativa che fa parte del programma di Campania by night. Archeologia sotto le stelle, organizzato e promosso dalla Scabec, società campana beni culturali, in collaborazione con il MIBACT, ha un motivo in più per essere visitata. “Nerone e le Imperatrici” è il nome dato agli eventi in notturna che si tengono all’interno del sito, consistenti in visite spettacolarizzate che rendono ancor più coinvolgente l’esperienza.

Prodotto da “Le Nuvole – Casa del contemporaneo”, lo spettacolo Nerone e le Imperatrici illuminerà a giorno il sito archeologico nella serata di oggi 7 settembre e in quelle del 13 e del 14. I visitatori si ritroveranno immersi in un’atmosfera ricreata ad hoc per tornare indietro nel tempo. Musica, danza e recitazione sono gli ingredienti per rievocare vecchie storie, miti antichi, in una cornice storica, qual è la villa, un patrimonio dell’umanità, così com’è stata dichiarata dall’UNESCO nel 1997. Ed è un vero e proprio tesoro la villa di Oplontis, costruzione residenziale d’inestimabile valore, risalente al I secolo a.C. e ampliata in età imperiale. È detta di Poppea perché attribuita a Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone, per un’iscrizione dipinta su un’anfora. La sua vicinanza al mare fa pensare a un luogo di tranquillità, un luogo in cui potersi rifugiare e allontanare dal centro.

Dopo il successo riscosso annualmente da Pompei, Oplonti è pronta a dire la sua, ricordando che, nonostante Torre Annunziata sia reduce da decenni di maltrattamenti, c’è molto da offrire. Il sito archeologico è infatti uno dei pochi gioielli rimasti in una città che ha dimenticato troppo a lungo il proprio valore. Un valore decantato da chi l’ha vissuta tanto tempo fa e che ne parla come di una città turistica, la cui bellezza, sia dal punto di vista storico che marittimo, era riconosciuta da molti. Dare valore al sito archeologico, dare valore al passato, è sicuramente un modo per cercare di dare valore anche al futuro della città.

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Maria Beatrice Crisci
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Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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