Lunedì in Albis. Alla Reggia Parco aperto, ma “no picnic area”
(Enzo Battarra) – Lunedì in Albis la Reggia si apre o non si apre? Dubbio amletico. O meglio, Parco aperto o Parco chiuso? Perché il dilemma è tutto là, sulla questione Parco. L’anno scorso il direttore Mauro Felicori alla chiusura totale del passato rispose con l’apertura degli appartamenti. E ci furono lunghe, lunghissime code. L’occasione non fu persa. Almeno parzilamente non fu persa.
Giustamente il manager dell’azienda “Reggia” si sarà posto il problema del perché rinunciare all’introito di un giorno festivo primaverile, quello del lunedì in Albis, o se si preferisce del lunedì dell’Angelo. Pasquetta è sinomimo di escursione. Ma un’escursione può avere finalità culturali? Certo! Ed ecco arrivare quest’anno la decisione di Mauro Felicori. Parco aperto! Non è Parco chiuso. E chi ama automobilismo e motociclismo sorride sull’uso di questo termine. Inosmma, se ci sono persone che vogliono godere delle bellezze del parco senza portare con sé cestini e palloni, ebbene perché negare loro l’accesso e perché privare la Reggia di un introito? Ovviamente solo un adeguato controllo può fare da garanzia. Bisogna dare fiducia a Caserta e ai visitatori, ma bisogna anche verificarla.
La tradizione della pacifica invasione del Parco risale al tempo dei reali, quando le porte del Palazzo si aprivano e il magnifico parco veniva pacificamente invaso dalla gente del contado, felice di appropriarsi per un giorno di quel pezzo di paradiso terrestre. E la tradizione è continuata anche nei decenni successivi. Poi, e si potrebbe dire legittimamente, la consuetudine è stata interrotta. Non era possibile vandalizzare i giardini con atteggiamenti da scampagnata e con Super Santos che volavano nel cielo.
Va lasciata come tesimonianza del passato la straordinaria descrizione che Attilio Del Giudice, scrittore, artista e filmmaker, un vanto per la città di Caserta, fa del lunedì in Albis al Parco della Reggia in “Fancy meter”, realizzato prima come mediometraggio, con l’interpretazione da protagonista di un altro regista, Bruno Tramontano, poi pubblicato come racconto nel 1988. Questo il finale: “Cara Monica, non so dirti altro. Altro non conosco del mio destino. Oggi è lunedì, il lunedì successivo alla Pasqua, lunedì in Albis. Tanti anni fa si festeggiava questo giorno: nella nostra città, nel parco del Palazzo Reale, i contadini, gli operai, i borghesi venivano a migliaia. Si pranzava sull’erba, si cantava ed anche i vecchi saltellavano allegri al suono delle fisarmoniche. Tu eri bambina e, forse, non ricordi; questo accadeva tanti anni fa”.
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