Salotto a Teatro, Foyer pieno per Alessandro Preziosi
Maria Beatrice Crisci ph Pino Attanasio
“Quando vedo la Reggia l’emozione si rinnova sempre”. A parlare è Alessandro Preziosi ospite sabato pomeriggio de Il Salotto a Teatro, il ciclo di incontri promossi da Teatro Pubblico Campano con l’organizzazione della Genovesemanagement e MBC comunicazione. Una bella occasione per conoscere da vicino i protagonisti del palcoscenico, fare domande e scoprire le possibili chiavi di lettura di ogni singolo spettacolo della stagione. E così è stato con l’attore napoletano che da venerdì è in scena al Comunale con lo spettacolo “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco” di Stefano Massini. Regia di Alessandro Maggi. Con lui nel Foyer del Teatro Comunale, affollatissimo per l’occasione, anche gli altri attori della compagnia: Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Antonio Bandiera e Leonardo Sbragia.
Si viene a vedere uno spettacolo su Vincent Van Gogh e subito viene alla mente il suo mondo pittorico, così ricco di colori anche sfavillanti. Ma un indizio ci pone quanto meno il dubbio. Il sottotitolo è “L’odore assordante del bianco”. E in effetti, buio in sala, si apre la scena e tutto è immacolato. È bianco Alessandro Preziosi nel suo camicione che è un po’ camicia di forza, bianche sono le quinte e il fondale, bianchi sono i fiori. È dunque un Van Gogh in versione monocroma, a fine spettacolo si scoprirà che anche il “campo di grano con volo di corvi” è una immensa traccia bianca. È dunque un bianco assordante, che riempie tutti i sensi, di cui sembra di percepire anche l’odore, il suono.
In questa sinestesia emergono il viso, gli occhi, i gesti di Alessandro Preziosi, schiacciato sulla scena dall’inizio alla fine, per un Van Gogh succube del suo stesso genio, della sua visione del mondo ma anche delle sue visioni, delle sue allucinazioni. Il pittore ha più voglia di uscire dal bianco che non evadere dalla struttura psichiatrica.
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