11 ottobre, giornata internazionale delle bambine. Più disuguaglianze, meno diritti
-E’ oggi la Giornata internazionale delle bambine: più disuguaglianze e violenze, meno accesso ai diritti. Le Nazioni Unite dedicano ogni anno questa giornata alle bambine. Il miglioramento delle loro condizioni di vita coinvolge le famiglie, le comunità e la società intera. L’istituzione di questa giornata ha, infatti, lo scopo di concentrare l’attenzione sui diritti delle più piccole e sulla necessità di promuoverne l’emancipazione, sensibilizzare l’opinione pubblica sui loro diritti, sugli abusi ed ostacoli che molte di loro sono ancora costrette ad affrontare. Una realtà, va detto, resa ancora più preoccupante dall’impatto devastante del Covid-19, soprattutto nei Paesi più poveri. Dati allarmanti come si evidenzia dal dossier di Terre des Hommes della “Campagna Indifesa” che accende i riflettori sui diritti negati a milioni di bambine in Italia e nel mondo. L’obiettivo è di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze che ogni giorno si verificano nel mondo e sull’importanza di assicurare loro istruzione, salute e protezione da sfruttamento, violenza e discriminazione.
Dati ancora più preoccupanti per le conseguenze che la pandemia di Coronavirus sta avendo sulle fasce più vulnerabili della popolazione mondiale, in particolare sulle bambine e sulle ragazze e specialmente in tema di istruzione e diritti. Le misure di contenimento della pandemia hanno dato infatti una brusca frenata all’accesso all’istruzione, impedendo a circa 743 milioni di bambine e ragazze di andare a scuola a causa del lockdown.
Nel Dossier, tra l’altro, si evince che “L’Italia, segna un lieve calo (-1%) il numero globale di minori vittime di reato nel 2019 rispetto all’anno precedente, il 60,5% delle quali bambine e ragazze. Se però si prendono in considerazione gli ultimi 10 anni (dal 2009 al 2019), il fenomeno della violenza sui bambini rivela tutta la sua drammatica realtà con una crescita in quasi tutte le fattispecie di reato, arrivando a un +333% nel numero delle vittime di pornografia minorile (+26% rispetto al 2018), il 74,5% delle quali bambine e ragazze».
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