A tutta birra! Dalla mozzarella DOP nasce la milk stout Bubala
– La Campania Felix ha risorse agroalimentari non ancora del tutto esplorate. E anche quando rappresentano un punto fermo dell’economia territoriale, come la mozzarella di bufala campana DOP e tutto il ciclo produttivo che la caratterizza, ci sono potenzialità da scoprire ulteriormente e da mettere a sistema.
Lo ha ben compreso il birrificio di Caserta città White Tree che ha elaborato un affascinante progetto “Agrimemorie da spillare”, ovvero birre realizzate attraverso l’utilizzo di prodotti che identificano da sempre l’Ager Campanus e ne rappresentano la memoria storica. La prima uscita è stata Liburia, una birra ottenuta dalla canapa coltivata esclusivamente nel territorio campano.
Oggi è stata presentata la birra Bubala, ovvero il nome latino della bufala, prodotta appunto con il siero di latte di bufala campana di caseifici aderenti al Consorzio di tutela della mozzarella. E proprio presso la sede del Consorzio, nelle suggestive Cavallerizze della Reggia di Caserta, si è avuto l’incontro con la stampa specializzata in enogastronomia e giornalismo culturale. È una birra milk stout, ossia ad alta fermentazione di colore scuro, cui viene aggiunto il lattosio naturalmente presente nel siero derivante dal latte di bufala campana DOP prelevato subito dopo la produzione della cagliata. Ottima! Una gioia per il palato!
Intanto, si sta già lavorando alla terza birra del progetto “Agrimemorie da spillare”. Si chiamerà Antiqua e sarà una birra di frumento in cui verranno utilizzati grani antichi del territorio. Insomma, un percorso completo di identità e tipicità.
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