Al Cts si aspetta Godot, un Beckett secondo Cocciardo
(Enzo Battarra) – “La scelta di rielaborare lo straordinario testo di Beckett è legata a due fattori: riscoprire la comicità insita in un testo erroneamente scambiato spesso per accademico e riflettere sul dramma dell’incomunicabilità umana, divenuto oggi ancor più forte e paradossale, visto che viviamo nell’epoca della cosiddetta comunicazione”. Chiarisce bene ai microfoni di OndaWebTv la sua scelta Eduardo Cocciardo, autore del libero adattamento e regista dello spettacolo “E continuavano ad aspettare Godot”. La pièce della compagnia teatrale Ugualos Produzioni è in cartellone al Piccolo Teatro Cts di Caserta di Caserta in via Louis Pasteur 6, zona Centurano, sabato 26 novembre alle ore 21 e domenica 27 alle 19. Sulla scena Salvio Di Massa e Davide D’Abundo, insieme con Alessandro Guerra, Lucio Scherillo e David Laezza. Scene di Tatiana Taddei.
“I due protagonisti – prosegue Cocciardo – sono due uomini senza più punti di riferimento, in attesa di un dio_verità, come le soluzioni ai problemi che qui nella nostra regione non arrivano mai, come quelle risposte che gli uomini di tutto il mondo attendono. Sono imprigionati in un cortocircuito comunicativo che non li porterà da nessuna parte. E in questo Beckett si è dimostrato profetico, perché sembra dipingere la comunicazione vuota di oggi. Ancora più interessante, tutto questo, se a interpretare i due protagonisti, due barboni anziani, sono due attori giovani e pieni di entusiasmo”.
Insomma, lo spettacolo si annuncia di particolare valenza, per questa sua volontà di riscoprire il testo di Samuel Beckett in tutte le sue pieghe e per la legittima prospettiva di vederne le correlazioni con l’attualità. Insomma, qui come altrove si attende sempre Godot.
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