Alla Vanvitelli il ruolo della lingua, un patrimonio inoggettuale

Alla Vanvitelli il ruolo della lingua, un patrimonio inoggettuale

Vittoria De Nicola – «La lingua come patrimonio culturale inoggettuale». Questo il titolo del seminario che ha avuto luogo oggi all’interno dell’Aula 2 del DiLBeC (Dipartimento di Lettere e Beni Culturali) dell’Università “Vanvitelli” in Santa Maria Capua Vetere. Con il patrocinio della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, l’incontro nell’ambito dei Corsi di Laurea in Lettere (Curricula Classico, Moderno ed Europeo) e Interclasse in Filologia Classica e Moderna. «La lingua come patrimonio culturale», intesa, secondo l’etimologia latina del sostantivo “patrimonio”, quale trasmissione del sapere per eredità degli antichi padri. «Patrimonio culturale inoggettuale» perché, di nuovo in rimando etimologico alla trafila che dal latino ha condotto al vocabolo italiano “oggetto”, eredità non posta di fronte ai parlanti, bensì, come osservato da Domenico Proietti, docente di Linguistica Italiana della Vanvitelli, «vivente dentro i parlanti» stessi. «Inoggettuale», dunque, la definizione – introdotta dall’antropologo Alberto Mario Cirese – che sembra più adeguata a identificare la lingua in qualità di patrimonio di cultura; non maggiormente efficaci gli aggettivi «immatériel», “immateriale”, né «intangible», “intangibile”, né ancora «volatile» giacché, per le considerazioni nuovamente espresse da Proietti, «senza supporto la lingua non potrebbe venire trasmessa, tantomeno le conoscenze veicolate da essa».

Fra gli intervenuti, oltre a Domenico Proietti, i professori Nicola Busino del Dipartimento vanvitelliano e Augusto Ferraiuolo della Boston University. Ha moderato i lavori l’avvocato Alberto Zaza D’Ausilio, in rappresentanza della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro.

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Vittoria De Nicola
Vittoria De Nicola 72 posts

Laureata con Lode e Menzione di Merito in “Lettere Classiche” e studentessa in “Filologia Classica e Moderna” presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Innamorata degli studi classico-umanistici è appassionata alla parola, scrive poesie, compone racconti, epigrammi di pensiero e riflessioni. Ha partecipato alla Campagna Nazionale #leggiperme 2020 ed è intenzionata a impegnarsi nel volontariato come donatrice di voce. Coltiva il suo interesse per il teatro anche nell’ambito del Laboratorio di Teatro Classico della Vanvitelli. Aspira all’insegnamento e a diventare una scrittrice.

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