Andrea Chisesi alla Reggia, Caserta scopre i sette vizi capitali
Maria Beatrice Crisci (ph Pino Attanasio)
Presentata oggi 4 luglio alla stampa la mostra di Andrea Chisesi alla Reggia di Caserta. La personale, dal titolo Saligia, sarà inaugurata stasera alle ore 20,30 dopo un prologo al Teatro di Corte che vedrà protagonista, oltre all’artista, l’attore Emanuele Vezzoli che interpreterà alcuni brani del romanzo «Appena ieri eravamo felici» di Renato Gabriele. È questa la prima mostra d’arte a inaugurarsi con la nuova gestione della Reggia diretta da Tiziana Maffei.
L’esposizione che comprende 68 opere, di cui 40 inedite, molte delle quali site specific, è curata da Marcella Damigella. La mostra si accompagna a un documentato catalogo. Testimonial d’eccezione sarà un’icona della bellezza, Rocco Barocco. Tra gli ospiti del vernissage il drammaturgo, attore e regista teatrale Mimmo Borrelli.
Nella conferenza stampa di stamattina Andrea Chisesi ha raccontato la sua esperienza pittorica, il suo rapportarsi con la Reggia di Caserta e la scelta di un titolo, «Saligia» che fa riferimento ai sette vizi capitali. Andrea Chisesi, artista di alto spessore ma anche di straordinaria sensibilità, ha realizzato, dopo i dovuti sopralluoghi, un’esposizione che si relaziona perfettamente con il maestoso ambiente che la ospita. Lo splendore del barocco, la ricchezza degli affreschi, dei decori, degli stucchi, tutto questo dialoga con la ricerca pittorica contemporanea e fortemente attuale di Chisesi.
La curatrice Marcella Damigella ha illustrato la ricerca visiva: «Quella di Chisesi è una tecnica particolare perché riesce a fondere l’arte contemporanea con la cultura del passato. Una tecnica che ha inventato lui. La formazione da fotografo, insieme a quella di pittore, ha permesso all’artista di sviluppare una “fusione”, che consiste nell’imprimere una fotografia scattata da lui, o presa dal web e sovrapporla direttamente sulla pittura. La tela di cotone o di juta viene prima preparata con varie stratificazioni e sovrapposizioni di materiali e successivamente, impressa l’immagine, se necessario, l’artista ritorna con un secondo intervento pittorico utile a integrare ulteriormente la fusione tra i diversi strati. L’immagine impressa e la preparazione pittorica, non si annullano tra loro, ma si fondono permettendo così un controllo totale della superficie. In questo senso avviene una reinvenzione dell’uso dello strumento fotografico che, contrariamente a come avveniva in passato, ora, grazie a Chisesi, si mette al servizio dell’opera pittorica».
Con l’artista e la curatrice ad accogliere i giornalisti Vincenzo Mazzarella, responsabile della valorizzazione e arte contemporanea della Reggia. Quindi, l’attore Emanuele Vezzoli che ha dato una piccola anticipazione della performance teatrale di questa sera e lo scrittore e poeta Renato Gabriele.
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