Aracne nella colonia dei tessitori, La Mansarda riscrive il mito
– Sarà lo splendido Belvedere di San Leucio a ospitare oggi 14 giugno alle ore 21 la compagnia teatrale La Mansarda Teatro dell’Orco, direzione artistica Roberta Sandias. In scena nel Cortile dei Serici una anteprima dello spettacolo “Il Mito di Aracne nelle seterie di San Leucio”, per la drammaturgia di Roberta Sandias e la regia di Maurizio Azzurro, inserito nel cartellone della prima edizione di Eventi d’Estate, patrocinato dal Comune di Caserta.
Il mito di Aracne, così come ci viene narrato da Publio Ovidio Nasone nelle sue “Metamorfosi”, racconta della vicenda dell’abile e sventurata tessitrice che osa sfidare la dea Atena nella supremazia in quest’arte. Vittoriosa, viene mutata in ragno dalla dea offesa. Il mito ben si presta a una suggestiva rilettura teatrale, opportunamente studiata per essere rappresentata in forma itinerante negli spazi del Belvedere.
“Partendo dalla considerazione che il mito, così come la fiaba, è universale – dichiara il direttore artistico Roberta Sandias – e non sfugge ai canoni di atopia e acronia, si è pensato di decontestualizzarlo dall’epoca classica cui è ambientato e di riscriverlo riportando personaggi ed eventi alla corte dei Borbone, nella cittadella della seta del 1700. Così, Aracne diviene una giovane tessitrice della colonia di San Leucio, offrendo al contempo anche un pretesto per ricostruire la storia della colonia così cara a Ferdinando IV , scoprendone le regole, il modus vivendi e lo straordinario progetto di avanguardia che San Leucio rappresentava”.
I personaggi della cittadina della Lidia divengono dunque gli abitanti della colonia borbonica, offrendo allo spettatore la possibilità di scoprire la storia di un luogo che fu popolato da gente proveniente da tutta Italia, anche dall’estero, attratta dai privilegi che lavorare nelle seterie offriva. Si ha la possibilità di mescolare al mito la storia e alla storia aneddoti che, opportunamente teatralizzati, arricchiscono lo spettacolo, colorandolo di toni non solo epici, alleggerendo con scene prese in prestito dalla vita quotidiana la drammaticità del mito, rendendo fruibile lo spettacolo a un pubblico eterogeneo.
In scena Angelica Greco, Rita Russo, Nuvoletta Lucarelli, Antonio Elia, Attilia Maurano, Manuel Di Martino, Julia Metitieri, Giulio Melone, Sabrina Nastri, Enrica Graziano, Rossella Altobelli, Gaya Nugnes e Fulvia Schirone, con la partecipazione del gruppo di Musica Popolare Ya Sona e Basta.
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