ArchiDay a Caserta, l’Open Studio dell’Esagono di Giovanni Bo
– «Innanzitutto grazie all’architetto Rossella Bicco per avermi dato l’opportunità di collaborare a questo evento che ha uno straordinario impatto con la città. Complimenti, dunque, non solo alla presidente, ma a tutto il Consiglio Direttivo dell’Ordine degli Architetti per aver organizzato questa manifestazione. E complimenti anche ai tanti professionisti, soprattutto giovani, che hanno aderito». Così Giovanni Bo, titolare del Centro Vendite Esagono. La dichiarazione a margine dell’evento Open Studio al concept store Esagono, nella sua sede di piazza Sant’Anna a Caserta. Iniziativa questa tenutasi nell’ambito del ricco programma di incontri della due giorni “Open! Studi aperti” voluta dall’Ordine degli Architetti della provincia di Caserta. L’incontro, rivolto in particolare agli architetti, è stata l’occasione per la presentazione delle nuove collezioni di Mutina e Gessi, direttamente dal Salone internazionale del mobile di Milano tenutosi lo scorso mese. La Mutina e la Gessi sono aziende leader nel settore dove Esagono rappresenta un partner di riferimento, esclusivista sul territorio. A fare gli onori di casa Giovanni Bo con i figli Francesco e Gianpaolo, la direttrice del concept store Gabriella Sommella e lo staff di consulenti sala mostra architetti Ilenia Serpico e Giuseppe Cirillo.
Giovanni Bo
«L’Esagono si distingue sempre più – ha sottolineato Giovanni Bo – per la presenza di consulenti di sala mostra di alto profilo professionale, per i quali ho intrapreso un processo di formazione tecnica sui materiali sempre più mirata. Questo ci consente di avere nella rosa dei nostri fornitori partner esclusivi e di grande spessore quali la la Mutina e la Gessi, aziende tecniche dove il design e la qualità fanno la differenza». Giovanni Bo ha aggiunto poi: «Da parte mia, posso dire che la mia vita è impostata sul dialogo. Porto avanti la mia fiducia nel dialogo sia come imprenditore privato sia come vicepresidente di Confindustria. In entrambi i ruoli io continuo a dialogare con le forze attive del territorio, con i professionisti, con i tecnici, con quelli che progettano edifici o interni, ma anche con quelli che progettano nuovi stili di vita, politiche di sviluppo, azioni di crescita». Il titolare di Esagono ha poi spiegato: «Come imprenditore, rappresento un’azienda, Esagono, che da quasi 50 anni ha fatto della collaborazione con gli architetti il suo punto di forza e la sua missione, anche perché, ritengo, che l’azienda abbia tra i suoi principali compiti quello di diffondere cultura, stile, design e passione per questo mondo. Gli architetti, giovani e meno giovani, hanno un compito gravoso, specialmente nel nostro territorio, quello di tentare di risollevarlo attraverso progetti che mirino a diffondere cultura e bellezza».
Quale secondo lei la vera strategia di sviluppo per la città e l’intera provincia? «Non ho dubbi! La vera strategia di sviluppo deve essere rappresentata da una costante sinergia tra architetti, enti locali, privati e associazioni industriali per il rilancio delle nostre città in nome di una bellezza architettonica che la storia ci riconosce. Ma non basta! Quella storia bisogna rinnovarla, stimolarla e promuoverla per il rilancio della stessa economia del territorio». Quindi? Il suo invito per chiudere e al tempo stesso per ribadire l’adesione al tema dell’incontro? «Sicuramente è quello di aprire un dialogo costante sullo stato dell’architettura nelle nostre città, parlando alla città e parlando con la città. Solo da questo si potrà partire per una strategia di sviluppo».
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