Ballando ballando, le danze dei Borbone alla Reggia di Caserta
– Gli abiti sono quelli d’epoca, anche la musica che accompagna cavalieri e dame è da repertorio. Le coreografie si tramandano da secoli. E il Palazzo vanvitelliano è pressoché immutato. Il Gran Ballo dei Borbone farà tornare indietro le lancette dell’orologio e animerà sabato 6 gennaio a partire dalle ore 17,30 la Sala del Trono della Reggia di Caserta. A determinare questo ritorno al futuro la Società di Danza di Napoli, diretta da Lucio Martino.
Saranno riproposte le danze di società dell’Ottocento, contestualizzandole in uno dei più bei siti storici, e i danzatori effettueranno la ricostruzione di un gran ballo ottocentesco. L’ingresso sarà con la marcia Athalia di Mendelssohn. Poi tanto Strauss con i suoi valzer (Spagnolo, Vino donne e canto, Sul bel Danubio blu), con la quadriglia La tempesta, con il Pas de trois (Marcia del Sorriso), con la Marcia del Principe Lilliput e con la Trish trash polka. Spazio anche a Verdi con la contraddanza Questa o quella.
È una collaborazione ormai consolidata quella tra la Reggia e la Società di Danza Napoli, associazione culturale che si occupa di studio, pratica e diffusione di danza di società della tradizione ottocentesca. Lo scopo è quello di riportare in vita balli ormai perduti. Fondata e diretta da Fabio Mòllica, è composta da numerosi circoli e gruppi che ne condividono il progetto. «Il lavoro dell’associazione – dice Martino – tende alla riscoperta di quella tecnica artistica che nell’Ottocento faceva di questi balli oggetto d’interesse dei più grandi maestri di danza del tempo, ancor prima che un fenomeno di divertimento di massa». L’associazione si avvale della prestigiosa partecipazione del soprano lirico Leontina Alvano che con la sua voce arricchisce i gran balli con arie d’opera, romanze e canzoni napoletane antiche.
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