Bentornato, Natale! Con l’Immacolata si dà l’avvio alle feste

Bentornato, Natale! Con l’Immacolata si dà l’avvio alle feste

Tiziana Barrella

– Nel nostro stivale, il giorno 8 dicembre si festeggia la festa dell’Immacolata Concezione, ricorrenza che avvia ufficialmente al periodo prenatalizio. In questo giorno infatti tradizionalmente comincia, il periodo dell’anno più amato dai bambini. C’è chi addobba il classico albero di Natale, tradizione di origine tedesca e che in alcune città di Italia è anticipata al 6 e 7 dicembre come Bari e Milano, c’è chi allestisce il presepe, chi invece decora palazzi, negozi e strade, che per qualche giorno all’anno, saranno una esplosione di colori e luccichii tali da rinfrancare gli animi, donare gioia ed allegria a grandi e piccini. Per quanto molti festeggino tale ricorrenza, non tutti probabilmente conoscono la storia della  istituzione di questa festività. Tradizionalmente l’istituzione della festività dell’8 dicembre si fa coincidere con l’emanazione della bolla “Ineffabilis Deus”, con cui Pio IX nel 1854 proclamò nella Cappella Sistina il dogma dell’Immacolata, dedicando alla Madre Divina, anche un monumento situato nelle vicinanze di piazza Mignanelli a Roma, dove in questo giorno dell’anno, tradizionalmente si è sempre celebrata una grande processione che si conclude intorno alla colonna mariana. 

Alcuni studiosi fanno risalire addirittura a qualche secolo prima l’origine della festa dell’Immacolata, sembrerebbe infatti, come sia stata propagata in tutto l’occidente dai benedettini e dai carmelitani ed inserita poi nel calendario della Chiesa Universale l’8 dicembre del 1661 da papa Alessandro VII con la bolla Sollicitudo Omnium. La Campania è una delle regioni d’Italia dove la festa dell’Immacolata concezione è particolarmente sentita; in onore della Madre Divina, molti bambini vengono infatti battezzati con questo nome che significa appunto “senza macchia”. La celebrazione in questo caso generalmente si svolge intorno all’obelisco dell’Immacolata di piazza del Gesù. Molti sono i falò che si accendono in onore della Vergine Maria, un rituale di purificazione spesso utilizzato anche per celebrare altri santi (Sant’Antonio Abbate 16 gennaio; San Michele Arcangelo 8 maggio; 24 Giugno San Giovanni Battista). I falò dell’avvento consolidano la loro forte tradizione soprattutto nel sud Italia; nella campagne dell’Umbria e delle Marche è facile ritrovare la luce dei focaracci, grandi e suggestivi fuochi in cui prevalentemente si bruciano legni di vario tipo tra cui dei rametti di ginestra, che ardendo produce un allegro scoppiettio. In Abbruzzo, nella città di Atri, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre il fuoco è il protagonista della processione, ma suggestivi sono anche i falò pugliesi, dove in alcuni paesi, la tradizione si fonde con la gastronomia e possono degustarsi delle “frittelle devozionali” intinte nel miele.

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Avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano. Segue numerose attività formative per alcune Università italiane. Svolge docenza e formazione per enti pubblici, privati e università. Profiler e studiosa di criminologia e psicologia comportamentale, nonché specializzata già da anni, nello studio della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, con una particolare attenzione rivolta al significato in chiave criminologica delle azioni eterolesive ed autolesive, necessarie per la redazione di un profiling.

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