Capua. Commemorazione caduti Battaglia del Volturno 1860
Luigi Fusco -È attesa a Capua la XXVII Commemorazione dei Soldati del Regno delle Due Sicilie Caduti nella Battaglia del Volturno dell’1 e 2 ottobre del 1860.
La manifestazione, promossa dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Delegazione per Napoli e Caserta, è prevista per sabato 19 ottobre e per l’occasione vi saranno ben due appuntamenti.
Il primo vi sarà alle 10:00 del mattino al Cimitero di Capua, in via Cappuccini, dove il I Reggimento Re,
Associazione Culturale e di Rievocazione Storica, onorerà i soldati dell’esercito borbonico caduti durante la battaglia del Volturno, scontro armato tra le truppe del Regno delle Due Sicilie e le “camice rosse” di
Garibaldi: evento bellico che si consumò, tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre del 1860, nei pressi del fiume Volturno, ovvero tra l’attuale area della piana campana compresa tra le odierne città di Capua e di Santa Maria Capua Vetere e l’altura di Sant’Angelo in Formis.
Nel pomeriggio, alle 15:30, verrà invece celebrata la Santa Messa nella Cattedrale capuana di Santa Maria
Assunta in Cielo e nel corso della solenne celebrazione verrà ancora una volta evocato il sacrificio dei tanti
soldati “lealisti” che offrirono la propria vita in difesa della loro patria “napoletana” e del loro re Francesco
II di Borbone.
La Commemorazione dei Soldati del Regno delle Due Sicilie caduti nel corso della battaglia del Volturno è un
evento che deve la sua origine al compianto Giovanni Salemi, medico capuano di nobili origini, ufficiale
dell’Esercito e Commendatore del Sacro Ordine Militare Costantiniano di San Giorgio, nonché amico
personale della Principessa Beatrice di Borbone Due Sicilie.
Appassionato e convinto sostenitore dei valori dell’antico regno borbonico, giovanissimo aderì alla causa
legittimista e insieme alla Cooperativa Editoriale “Il Giglio” inaugurò nella propria città il convegno annuale
di studi dedicato a “Gli Eroi del Volturno”.
“Per la memoria contro l’oblio”, questo il titolo dell’iniziativa che lo stesso Salemi ha condotto
ininterrottamente per venti anni, fino a quando non si è spento, all’età di 91 anni, nel 2017.
I militanti del “Giglio” lo avevano soprannominato “il soldato borbonico”. Una definizione nella quale si
riconosceva, perché Giovanni Salemi era un soldato, fedele e valoroso, delle Due Sicilie, tanto da far
affiggere sotto il suo palazzo storico una targa commemorativa dedicata appunto ai valorosi caduti del 1860
e da far issare sulla sua stessa abitazione una bandiera con le effigi delle Due Sicilie, dove ancora oggi vi
sventola.
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