Carditello day, una grande festa per il rilancio del sito
(Redazione) – “Oggi è una giornata per mostrare cosa potrà essere Carditello in futuro. Vanno completati i restauri che sono già in parte avviati, le risorse ci sono, c’è una discussione utile per la destinazione del sito. La Reggia ce la farà a rilanciarsi e diventerà un grande attrattore internazionale”. Così il ministri ai Beni e Attività Culturali Dario Franceschini ieri a Carditello per un’apertura straordinaria, con il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina. Sono molte le idee per il rilancio del Real Sito Borbonico di Carditello, un gioiello dell’architettura neoclassica ubicato tra le verdi campagne della pianura casertana, vicino a numerose discariche usate durante l’emergenza rifiuti, e per anni dimenticato e abbandonato al degrado tanto da finire addirittura all’asta per i debiti dell’ente che ne era proprietario, il Consorzio di Bacino del Basso Volturno.
Il ministro delle Politiche agricole e forestali Maurizio Martina ha evidenziato. “Con il Mibact stiamo lavorando insieme per il rilancio della Reggia di Carditello. A tale scopo l’agricoltura avrà un ruolo importante, anche per il territorio circostante, che ha sempre avuto una vocazione agricola”.
“I lavori di restauro della facciata sono finiti e ora inizieranno quelli delle stanze interne – ha da parte sua sottolineato Luigi Nicolais presidente della Fondazione Per Carditello – speriamo di riaprire presto tutta la struttura al pubblico. Di certo per il rilancio di Carditello useremo un approccio multidisciplinare, nel senso che sarà utilizzato per la convegnistica ma sarà soprattutto un centro per la ricerca, lo sviluppo e la formazione nel campo agroalimentare e delle specie vegetali autoctone. Qui è stata prodotta la prima mozzarella e sono stati allevate dai Borbone le migliori razze equine”.
Franceschini ha poi aggiunto: “Credo che Carditello debba riavere quella destinazione che aveva al tempo dei Borbone, puntando magari sul cavallo Persano, razza creata dai Borbone. Penso ad un centro nazionale per l’equitazione. Ma sarà la fondazione a decidere”.
Nel corso dell’incontro, i rettori della Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi, e della Seconda Università degli Studi di Napoli Giuseppe Paolisso hanno firmato alla presenza dei ministri l’accordo per creare percorsi di ricerca e formazione nella Reggia.
Un’intesa per tenere attività nel Real Sito è stata annunciata anche dal vice-presidente del Csm Giovanni Legnini, per il quale il “binomio legalità-cultura è molto importante per recuperare un territorio come quello Casertano”.
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