Caserta giallo-verde, fede e devozione nel giorno di Sant’Anna
– Fede, devozione, identità e tradizione. Tutta Caserta si stringe attorno alla “Vecchiarella Nostra“: Sant’Anna. Nel giorno della sua memoria, i casertani, con in testa gli accollatori in casacca giallo-verde e i confratelli della congrega del Loreto , si raccolgono in preghiera nel suo Santuario.
Il 26 luglio è il giorno della sua festa, ma anche della “missa pro populo”, officiata alle prime luci del mattino. Sant’Anna, copatrona del capoluogo di Terra di Lavoro, era la sposa di Gioacchino, la madre di Maria e la nonna di Gesù. Invocata dalle partorienti e riconosciuta come figura cardine della famiglia, vigila e protegge da sempre il popolo casertano.
Il culto di Sant’Anna è il simbolo di una casertanità antica e spesso dimenticata. Oltre la devozione, la sua Sacra Effigie rappresenta tutto il senso di appartenenza alla comunità cittadina, è l’emblema di un’identità civica e religiosa che per un anno intero viene celata, per poi riemergere con grande giubilo nel corso degli appuntamenti a Lei dedicati: dal giorno della sua ricorrenza a quello della Solenne Processione.
“Lodiamo sempre la nostra Santa o popol Casertano, Gridiamo tutti Viva Sant’Anna devoti noi siam”, sono le parole del suo inno che i fedeli intonano durante le apposite celebrazioni.
Ora non resta che attendere il cammino della Santa per le strade della città che avverrà domenica 31 luglio, dopo due anni di assenza dovuta alle restrizioni da covid-19.
La Solenne Processione rappresenterà di certo un momento di grande commozione per tutti i devoti, soprattutto quando la Santa giungerà presso la sua Casa, a via Sant’Elena, venendo issata dagli accollatori esortati attraverso l’inconfondibile grido “spalla ‘a sotto”: la cui forza espressiva sarà rivolta al cielo con l’intento di chiedere una “grazia” salvifica per i casertani tutti e per la loro città.
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