Codice della Strada. Lettera alle istituzioni di Fiab, Legambiente e Spi Cgil

Codice della Strada. Lettera alle istituzioni di Fiab, Legambiente e Spi Cgil


(Comunicato stampa) -Oggi approda in Senato il Nuovo codice della “strage” così va chiamato da ora il codice della Strada dopo le riforme volute dal Governo. Conseguentemente alle proteste e mobilitazioni messe in atto delle associazioni  in tutta Italia oggi,  Fiab Caserta in Bici, Legambiente Caserta e Spi Cgil hanno voluto scrivere una lettera aperta alle istituzioni per sensibilizzare sui rischi della riforma e segnalare alcune  specificità drammatiche della viabilità in Provincia di Caserta.

Al Prefetto di Caserta
Al Sindaco di Caserta,
 Presidente F.F. Della Provincia di Caserta
Lettera aperta alle istituzioni  della Provincia di Caserta sul nuovo, pericoloso Codice della Strada.
Le scriventi associazioni esprimono anche a Caserta la loro preoccupazione sul testo di modifica del Codice della Strada che ha concluso il suo iter parlamentare in commissione al Senato ed è approdato in aula   per l’approvazione definitiva a partire da oggi  18 novembre.
 Il governo non ha ascoltato le  istanze che tante associazioni, tra cui quelle dei familiari vittime della strada, hanno cercato di far valere in tutte le sedi e il testo è rimasto invariato rispetto a quello licenziato dalla Camera dei Deputati. Ciò significa che tutte le misure previste  per legare le mani ai sindaci e ai Comuni, per togliere i limiti di potenza per i neo patentati, per rendere più difficili i controlli e  ostacolare la ciclabilità urbana, le ZTL e le aree pedonali,  sono state confermate. Mentre nulla è stato modificato per prevenire ed intervenire su ciò che rende le strade pericolose: la velocità. 
Siamo molto preoccupati anche per tutto ciò che potrà accadere nelle città italiane, soprattutto per le cittadine e i cittadini che scelgono di non utilizzare l’automobile. Secondo il dossier ACI -Istat, nel 2023 sono stati registrati 485 pedoni deceduti, lo stesso numero dell’anno precedente. I ciclisti deceduti sono stati 212 (+8,1%), di cui 12 su bici elettrica (+40%). I conducenti di monopattino elettrico morti sono stati 21 (+31,3%).
I numeri del 2024 sono in aumento e il nuovo Codice della Strada rischia di diminuire le già precarie sicurezze che, in modo particolare,  una utenza molto giovane e della terza età potevano avere. Siamo molto allarmati, inoltre,  per l’incidenza  di questi dati in provincia di Caserta, dove aumentano, secondo  la stessa indagine, in maniera preoccupante.

Nel 2023 in provincia di Caserta si sono verificati 1454 incidenti con 48 vittime della strada e 2274 feriti. Numeri impressionanti, una media di 4 morti al mese e che certificano un aumento rispetto all’anno precedente quando i sinistri erano stati 1375 con 47 vittime e 2101 feriti. Nell’anno preso a riferimento dal dossier nel Capoluogo si sono verificati 133 incidenti di cui due con esito mortale e 165 feriti complessivi. Guida distratta, mancato rispetto dei segnali e alta velocità sono le principali cause di queste tragedie. Tutto ciò fa il paio con una drammatica carenza di personale della Polizia Stradale che, da ogni fonte sindacale della Polizia in provincia di Caserta viene recentemente  rappresentata come drammatica e ai minimi storici, con numeri dimezzati rispetto a quello previsto e con una voluta  drastica diminuzione del personale.

Ci appelliamo alle istituzioni in indirizzo affinchè possano tenere in conto queste tematiche, non cedere alla facile tentazione mediatico semplificativa che vede, non la velocità eccessiva e il mancato rispetto delle regole elementari,  come priorità di azione di contrasto,  ma addirittura una criminalizzazione dei sistemi di moderazione della velocità, dagli autovelox alle Zone 30 che, invece,  invitiamo sempre di più ad istituire. Chiediamo agli enti locali di resistere alla dereponsabilizzazione incosciente e ai bastoni tra le ruote che vengono messi dal nuovo codice per proseguire nell’ implementazione di maggiori percorsi di mobilità sostenibile in sicurezza, tra l’altro sostenuti da notevoli progetti governativi proprio di queste settimane, da Bici in Comune agli assi del PNRR sulla mobilità ciclabile. Al Sig, Prefetto chiediamo di rappresentare, anche da Caserta, la nostra indignazione per questo nuovo codice della “Strage” e di adoperarsi per consentire agli enti locali la maggiore agibilità  sul tema della sicurezza; come associazioni diamo la nostra disponibilità ad essere utili per ogni passo e per ogni momento partecipato che volesse attivare  nel verso di una maggiore cultura della sicurezza e della mobilità sostenibile.

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