Hackert, nel nome dell’arte a Caserta il nuovo locale gourmet
(Pietro Battarra) – Si chiama Hackert e il riferimento a Jakob Philipp, il pittore tedesco che lavorò molto in Italia, amico di Goethe, è evidente. È il nuovo ristorante e pasticceria, ma anche caffetteria e brunch, che ha aperto in corso Trieste a Caserta. Hackert, l’artista, produsse, tra l’altro, le celebri pitture ritraenti la Reggia vanvitelliana. Una di queste, ben riprodotta e illuminata, è esposta in un angolo quasi segreto del locale, una sorta di cella del tempio gastronomico. In altri spazi, si possono invece apprezzare alcune tele di Germaine Muller, artista lussemburghese ma da sempre ben inserita nel contesto casertano. Le sue opere informali danno proprio il senso dell’evoluzione dell’arte, da Hackert al contemporaneo. È come dire che qui regna l’innovazione ma non si dimentica la storia.
Il riferimento adf Hackert, pittore di corte, si lega bene alla città, ma si lega anche alla raffinatezza degli ambienti, allo stile nell’arredamento, al modo di proporre le proprie delizie. Ma tutto quello che è accuratamente esposto va assaggiato, va scoperto, va apprezzato. Insomma, il gusto scopre una nuova frontiera e trionfa alla vista e al palato.
I colori dei cioccolatini sono emozionali. Il bianco è il cocco, il verde è il pistacchio, ma dolci e suadenti sono anche gli assaggi del ribes nero, della fragola che incontra la vodka, della nocciola, e poi la menta, l’arancia amara, il frutto della passione, il peperoncino, il caramello e la banana. E ancora cioccolatini al Campari. Sovrani poi i cremini.
“Il concetto di base – spiega a OndaWebTv Marco Merola, lo chef di Santa Maria Capua Vetere protagonista di Hackert – è in alcuni casi proporre qualcosa di nuovo, in altri qualcosa di conosciuto ma in una veste diversa. Un esempio è la delizia al limone con una veste più moderna, così anche le cassatine o la cheesecake hanno un nuovo look. Il tiramisù ha dentro una crema al caffè che si spara nel dolce prima di mangiarlo. E una preziosità è la torta di nocciole di Giffoni”.
Dietro a tutto ciò c’è anche una scuola di formazione? “Attualmente abbiamo un corso professionale di pasticceria. Gli allievi dopo 3-4 mesi di corso vanno a fare degli stage già programmati”.
Aprire un nuovo locale sull’asse di corso Trieste, chiamarsi Hackert e avere come quinta scenografica la Reggia vanvitelliana è certamente una sfida. “Una grande sfida”, risponde Marco Merola. “Ci sta a cuore in modo particolare per una serie di motivi, innanzitutto perché puntiamo molto sul territorio e ci crediamo fortemente. In tutti i reparti del locale vengono utilizzati prodotti del territorio, dai salumi alle erbe, ai pomodori, cercando di recuperare quanto di meglio c’è nel Casertano. Tra una ventina di giorni apriremo le porte del ristorante gourmet e anche lì il territorio sarà ancora più protagonista”.
Iniziative a breve? “Nel primo mese di apertura avremo sicuramente degli amici che ci verranno a trovare, magari non mancheranno cene a quattro mani…”. Tutto sta a saperlo in tempo!
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