I fondi di Rosanna Marziale, i corni di Alberto Grant. A Caserta
arziale, è stato davvero breve. Venerdì primo giugno alle ore 19,30 la curiosità si potrà svelare. Ebbene si, perché i fondi scomposti realizzati su tela dalla chef stellata e le incursioni del grafico Alberto Grant con il corno del suo rinoceronte. animale simbolo delle sue creazioni, sono diventati un tutt’uno nei quadri di una mostra il cui titolo emblematico è “Rinocerontificio”. Annunciato da giorni da una sequenza di sagome bianche riproducenti i grandi mammiferi della savana africana, posti sul viale Douhet a poche centinaia di metri dalla Reggia sulla facciata de Le
Colonne dove il primo piano è stato allestito come una galleria d’arte, il vernissage di due artisti sperimentatori di linguaggi e di tecniche. Sarà una serata “open” patrocinata, tra l’altro, dal Consorzio Mozzarella di Bufala Campana, dalla azienda Bosch e dal Pastificio De Martino, tre marchi di cui è testimonial proprio Rosanna Marziale.
e leggerezza un po’ dovunque, sulle carte, sul ferro, sull’intonaco della parete. Ma soprattutto nella mente. Lui è un grafico, ancor meglio un designer, ma è ovviamente un artista, per creatività, per ingegno, per capacità visionaria. E soprattutto per la sua ironia. Il rinoceronte è per lui segno, figura, sagoma declinata in tutte le variazioni possibili”. “E può succedere come è successo – prosegue il critico – che in una sua cadenzata scorribanda il rinoceronte incontri le creazioni di una chef stellata, senza però cadere nel piatto, ma attraversando i suoi fondi scomposti realizzati su tela e accantonati in attesa di poter venire alla luce”. “L’idea è nata – conclude Battarra – dalla sintonia dell’amicizia. Alberto e Rosanna decidono di sviluppare un lavoro a quattro mani ma in due tempi. Le tele della chef diventano dei fondi scomposti perché il grafico li va a integrare con la sagoma del rinoceronte. Fondi pittorici e non fondi di cucina quelli della cuoca, ma il gioco di parole è a un passo. E poi scomposti, perché rivoluzionati dalla sovrapposizione dei pachidermi, invasi dalle sagome del grafico. Insomma, anche qui la scomposizione, tanto amata dalla gastronomia attuale, non è la cucina destrutturata, ma è un bell’esempio di contaminazione pittorica”. Il catalogo, in aggiunta alla nota critica di Enzo Battarra, comprende testi dei giornalisti Paolo Pagliani e Michele De Simone che, nel ruolo di amici “storici” dei due artisti, analizzano con brio e leggerezza le motivazioni, le scelte e la progettualità di Rosanna e Alberto. La mostra potrà essere visitata liberamente tutti i giorni, tranne il martedì, negli orari di apertura de Le Colonne, mentre è in via di definizione un calendario per un percorso itinerante a Napoli, Roma, Bologna e Milano.
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