Intronizzazione di Sant’Anna, il simulacro è sceso tra la folla

Intronizzazione di Sant’Anna, il simulacro è sceso tra la folla

Luigi Fusco – Oggi 5 luglio, nel pomeriggio, nel Santuario di Sant’Anna retto da don Andrea Campanile, l’intronizzazione del Venerato Simulacro della Patrona di Caserta ed esposizione alla pubblica venerazione della reliquia della Santa. L’evento al termine della Santa Messa presieduta dal reverendo padre Daniele Moffa assistente spirituale dei gruppi di preghiera di Padre Pio della Regione Campania e parroco di Santa Maria degli Angeli in Pietrelcina. Foto di Antonio Ciontoli.

Nel mese di luglio Caserta si veste di giallo/verde e si raccoglie in preghiera, poiché i suoi cittadini vivono in trepidante attesa per stringersi attorno alla loro Santa: Anna, moglie di Gioacchino e copatrona insieme a Sebastiano.

La devozione verso la Madre della Vergine è un fatto antico, le cui origini si fondano nella pietà popolare e nel cuore del centro storico di Caserta, a pochi passi dalla Reggia. Il venerato simulacro di Sant’Anna era difatti esposto, sin dal 1832, nell’abitazione delle sorelle Costa in via Sant’Elena: “abbascio a’ Santella”, tuttora identificata come la “Casa di Sant’Anna”.
Nubili per scelta e ferventi cattoliche, le Costa educarono intere generazioni di bambini e ragazzi allo spirito cristiano e alla devozione verso Sant’Anna.
Una delle due sorelle morì durante il colera del 1836 e venne sepolta nel cimitero di Santa Maria a Macerata, nei pressi di San Clemente, l’altra sopravvisse fino al 1838.
Quest’ultima, prima di perire, fece testamento di donare l’effigie della santa alla Chiesa di Santa Maria di Loreto, in piazza Marconi, dove aveva sede l’omonima congregazione. Sia l’edificio sia la confraternita risalivano al XVII secolo.

Il dono delle Costa fu ben accolto dai confratelli. La scultura venne risistemata dal Priore dell’epoca Giovanni Bozzaotra, già maestro indoratore presso la Real Casa dei Borbone, e la devozione popolare cominciò ad affermarsi con grande entusiasmo a partire dagli anni Cinquanta del XIX secolo.
Della chiesa, oggi, esiste solo il ricordo, alcuni documenti storici e qualche foto in bianco e nero, poiché venne bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale: il 27 agosto del 1943.
La venerabile immagine di Sant”Anna riuscì a salvarsi miracolosamente, mentre al posto della sede della congregazione di Loreto venne costruito l’attuale Santuario.
Nel corso del tempo la devozione casertana nei confronti di Sant’Anna non è mai scemata, anzi, ora c’è maggiore consapevolezza, senso di appartenenza, rispetto per le tradizioni e buon senso cristiano.
La città vive il mese di luglio attorno alla santa, partecipando alla preghiera e ai momenti topici del suo culto.

La festa dunque continua in attesa del “dies natalis” della Santa il 26 luglio con la messa solenne alle 19,30 e la processione, prevista per domenica 27 luglio, per le strade principali di Caserta. Lunedì 28 poi la chiusura dei festeggiamenti in onore di Sant’Anna

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Luigi Fusco
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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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