Lele lo sa, il libro di Claudia Carbone all’Ateneo Vanvitelli
-Risale al 1999 il caso di Emanuele Scieri, il giovane militare laureato in legge, trovato morto il 16 agosto dello stesso anno nel centro di addestramento della Folgore di Pisa. La famiglia non ha mai creduto ad un incidente e, dall’ispezione cadaverica, risultarono secondo la ricostruzione dell’epoca, dei segni non compatibili con la caduta accidentale dalla scala alta 10 metri ai cui piedi è stato trovato. Si è parlato di atti di nonnismo effettuati a suo danno da altri commilitoni; secondo gli investigatori, la morte del giovane parà sarebbe avvenuta per la degenerazione di pratiche piuttosto contestabili che avevano luogo a quel tempo come è emerso dalle indagini. Al fine di risolvere questo triste giallo oramai in piedi da ben 24 anni, è stata istituita anche una commissione parlamentare nel 2016. Ben cinque imputati, di cui tre giudicati con rito abbreviato e solo due le richieste di condanna a 24 anni di reclusione per omicidio volontario.
Il 13 luglio c.a. ci sarà una nuova udienza per gli altri due ex caporali della Folgore, così ha deciso in camera di consiglio la Corte di Assise di Pisa; i giudici ritengono sia necessario escutere nuovi testi, ritenuti necessari al fine di portare luce sulla questione.
Un caso che purtroppo fa ancora notizia e che ha data luce anche ad un libro scritto dalla giornalista Claudia Carbone, “Lele lo sa” su cui si argomenterà il 23 giugno c.a. presso il Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, nell’ambito del Master in criminologia, psipopatologia criminale e Politiche per la sicurezza sociale. L’evento è patrocinato dall’Osservatorio Giuridico Italiano.
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