Mapplethorpe a Terrae Motus, diario del restauro alla Reggia

Mapplethorpe a Terrae Motus, diario del restauro alla Reggia

Luigi Fusco

– Un weekend all’insegna del contemporaneo alla Reggia di Caserta con un sorprendente focus dedicato ai restauri del gruppo fotografico di Robert Mapplethorpe presente nella collezione Terrae Motus del compianto gallerista napoletano Lucio Amelio. Sabato 13 e domenica 14 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, sarà, difatti, possibile assistere in presenza alle fasi dell’intervento conservativo delle stampe in bianco e nero dell’artista americano. I titoli delle singole immagini sono: “Denis Speight with Thornes”, “Jack with Crown”, “Skull and Crossbones”, “Jill Chapman” e “Dennis Speight with Flowers”. L’iniziativa rientra nell’ambito della nuova rubrica social della Reggia, intitolata #DiariodiunRestauro/Mapplethorpe, che avrà cadenza settimanale ed è rivolta a svelare al pubblico le tecniche e i dettegli riguardanti le azioni di restauro che al momento stanno interessando l’intera opera. Le stampe di Mapplethorpe sono, da tempo, oggetto di ricerche e di interventi conservativi coordinati dal servizio Biblioteca Palatina e dall’Archivio Storico, Fotografico e Digitalizzazione della Soprintendenza casertana, il cui programma è a cura di Sandra M. Petrillo – SMP international Photo Conservation Studio.

Per poter partecipare all’evento è indispensabile la prenotazione. L’accesso all’apposito laboratorio di restauro dell’Archivio Storico sarà consentito a piccoli gruppi fino ad un massimo di 30 persone al giorno. Per prenotare bisognerà scrivere alla mail re-ce.archiviostorico@beniculturali.it oppure chiamare al numero 0823/1491225. L’ingresso rientra nel costo ordinario del biglietto del plesso vanvitelliano.

Ogni giovedì, inoltre, lo stato di avanzamento dello studio delle foto sarà protagonista della rubrica social vera e propria. Nel corso degli incontri verrà illustrata un’attenta e approfondita ricerca sull’artista, sui materiali da lui impiegati, sulle tecniche adottate e sulla genesi della sua opera.  Per quanto riguarda i pezzi che sono conservati presso la raccolta Terrae Motus, datati al 1983, si caratterizzano per l’utilizzo che Mapplethorpe fece dell’illuminazione soltanto durante la fase di ripresa, per la tipologia delle carte fotografiche che vennero all’epoca individuate e per le tecniche di stampa che vennero impiegate da Tom Baril, stretto collaboratore dell’autore per oltre un decennio. Il progetto dell’iniziativa è stato realizzato in accordo con gli obiettivi dell’Agenda 2030 “Istruzione di qualità” e “Partnership per gli obiettivi”.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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