Napoli, a San Pietro a Majella in scena Matricola Zero, Zero, Uno
Tiziana Barrella – Un viaggio tra arte, diritti e salute mentale: è quanto andrà in scena domani 7 ottobre nella suggestiva Sala Scarlatti del Conservatorio “San Pietro a Majella”, Napoli, dove alle 17:30 debutta “Matricola Zero, Zero, Uno – Percorsi di Follia”. Più di un’opera musicale, l’evento – inserito nel progetto nazionale PRO-BEN del Ministero dell’Università e della Ricerca – si propone come potente gesto sociale per riflettere sul valore dell’inclusione, della dignità e della cura, in particolare per chi vive il disagio psichico.
L’appuntamento, a ingresso libero, si apre con i saluti istituzionali della presidente Carla Ciccarelli e del direttore Gaetano Panariello. Interverranno esperti del settore psicologico e giuridico, tra cui la psicoterapeuta Barbara Squitieri, la ricercatrice Flavia Serio e il magistrato Nicola Graziano, autore del libro che ha ispirato lo spettacolo. A moderare l’attore Patrizio Rispo, che darà voce e corpo ai testi dell’opera.
Alle 18:30 spazio alla musica vera e propria: studenti jazz diretti da Giulio Martino e il Coro del Conservatorio, guidato da Piera Di Bella, accompagneranno voci soliste e recitanti in un racconto di follia e rinascita. E proprio la storia personale di Nicola Graziano – magistrato che si è fatto “recludere” volontariamente nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa Filippo Saporito ( ex convento cinquecentesco che ha dato vita ad una struttura sorta nel 1876) per tre giorni, vivendo da dentro la realtà degli ultimi “matti” della struttura – dà all’evento una forza autentica e un valore civile.
Il tema centrale non è solo la follia, ma il suo rapporto con i diritti e la giustizia. Negli ultimi decenni, grazie a una vera rivoluzione normativa, l’Italia ha abbandonato la logica della segregazione per mettere al centro dignità, partecipazione e tutela delle persone con disagio psichico. Un cambio di passo sancito dalla ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che impone agli Stati di garantire autonomia, accesso alla giustizia e misure di sostegno adeguate
“Per tutelare maggiormente i soggetti affetti da disabilità garantendo loro il maggior grado di autonomia, indipendenza e libertà, l’Italia ha ratificato la convenzione delle nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità… la convenzione contiene precise disposizioni volte a garantire l’effettivo accesso alla giustizia da parte delle persone disabili”.
L’esperienza di Nicola Graziano, vissuta tra le mura dell’ex manicomio giudiziario pochi giorni prima della sua definitiva chiusura, rappresenta un simbolo di questa transizione. L’Italia ha infatti superato il modello custodialistico: oggi il ricovero coatto, anche in ambito psichiatrico, è considerato un rimedio estremo e temporaneo, non più una risposta ordinaria al disagio.
Quella di “Matricola Zero, Zero, Uno” è dunque una serata che va oltre lo spettacolo: un’occasione in cui la musica, la parola e il racconto diventano strumenti di consapevolezza civile, per una società capace di proteggere la dignità e la salute mentale dei suoi membri. Un appuntamento che unisce istituzioni, esperti, cittadini e artisti in una riflessione collettiva sul valore della responsabilità, della prevenzione e della partecipazione.
L’ingresso è libero: la porta della Sala Scarlatti si apre a chiunque voglia scoprire, ascoltare, capire. Perché la musica, come la legge, può essere lo spartito di una nuova umanità.
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