Natale in Campania, a tavola con i piatti della tradizione
Maristella Di Martino
– Luci e candele, cibo a volontà e tanti, tantissimi dolci. Ecco il Natale della tradizione campana. A tavola infatti non compare nulla che non faccia rima con la lezione del passato e dei rituali che le nostre nonne rendevano magici. La vigilia predica magro, ma il 25 pranzo deve essere sostanzioso e succulento. Tra una chiacchiera e l’altra, una risata e una confidenza tra amici e parenti, tutti in trepidante attesa del fischio di inizio di una due giorni molto “impegnativa”.
Tradizione, sempre e comunque. E ovviamente famiglia. Natale fa rima con una bella tavola imbandita, luci e candele annesse, cibo a volontà e tanti, tantissimi dolci. E noi non potevamo non partire da qui. Ecco i due “diktat” della lezione delle nostre nonne, campane ovviamente, che per la vigilia predica magro. Ma il 25 non c’è ragione che tenga. Natale è Natale. Il pranzo, infatti, è sostanzioso, variegato, succulento. Soprattutto buono, con la “b” maiuscola. Tra una chiacchiera e l’altra, una risata e una confidenza tra amici e parenti tutti siamo in trepidante attesa del fischio di inizio della cena. A centro tavola non manca mai la pizza di scarola che apre le danze (a patto che sia sopravvissuta allo spuntino e al pranzo) e col suo impasto avvolg
e le verdure insaporite con olive, capperi, uvetta e pinoli; una ricca insalata di polpo e baccalà, alici e salmo ne marinati e broccoli – rigorosamente di Natale – passati in padella con aglio, olio e peperoncino oppure lessati e conditi con olio e limone, arricchiti con il rosso delle papaccelle sott’aceto.Primi e secondi di mare.
Altro rito sono gli spaghetti con le vongole. In bianco o col pomodorino non importa, il primo piatto della vigilia è questo. E se vogliamo variare, optiamo per scampi, astice o altre tipologie che profumano comunque di mare. Per secondo la tradizione predica spigola al forno o all’acquapazza o orata, ma il piatto d’obbligo che fa Natale è la frittura di gamberi, calama ri e merluzzetti. Ritorna prepotente il baccalà, stavolta non all’insalata ma fritto o a zeppoline insieme al capitone.
L’insalata di rinforzo.
Poi arriva il momento dell’altro must imperdibile, l’insalata di rinforzo. Nata per arricchire la magra cena a base di pesce con una pietanza a sostegno di tutto il resto, è un tripudio di ortaggi e verdure tra cavolo lesso, acciughe salate, olive verdi e nere, papaccelle e giardiniera , tutto rigorosamente sotto aceto. Di solito si consuma anche nei giorni a venire, rinforzandola sempre con gli stessi ingredienti e aggiungendo un po’ di aceto. Qualcuno, in verità, ama sostituirla o associarla all’insalata russa, ma è un’altra storia (non la nostra).
Finale con frutta…
Fresca e secca. Basta che ci sia. Mentre sparecchiamo per intrattenerci giocando a tombola, a tavola fanno capolino mandarini, melone bianco, arance, mele, cachi e pere insieme a tante leccornie: è tempo dello spass’ con noci, mandorl e, fichi secchi, nocciole e datteri.
…e dessert
Sempre nell’ottica della sacralità della tradizione, ecco il trionfo di colori, sapori e profumi dolci: strabordanti struffoli ricoperti di miele e confettini colorati, roccocò, susamielli, raffiuoli, mostacciuoli e pas te reali. E quindi panettoni e pandori che fanno la loro parte, artigianali ovviamente. Il tutto innaffiato da liquori che aiutano la digestione, come nocillo, limoncello, mand arinetto, meloncello e chi più ne ha ne metta.
Il pranzo del 25.

Il menù di Natale.
Minestra maritata innanzitutto, tante verdure tra cicoria, verza, broccoli neri, mallone, scarole piccole e borragine che, una volta lessate, sono messe nel brodo di carne fatto col manzo. Ottima se l’accompagnamo con crostini di pane tostato. Poi è la volta della pasta al forno, spesso sostituita da lasagna o sartù di riso, anche se per qualcuno i cannelloni sono una valida alternativa.
Secondo rigorosamente a base di carne, magari quella in brodo o roastbeef, arrosto o capretto con patate. Anche qui trionfano verdure ed ortaggi, in mille ricette ed abbinamenti. Non mancano mai i broccoli né l’insalata di rinforzo così come il gran finale spetta ai dolci della tradizione preparati nei giorni precedenti.
About author
You might also like
Vanvitelli al Museo Michelangelo, nuovo appuntamento
Redazione -Continuano anche quest’anno al Museo Michelangelo le aperture straordinarie nel mese di dicembre. Dopo il 3 dicembre, nuovo appuntamento sabato 16 dalle 16 alle 19 con eventi gratuiti, prenotazione
Tesori Nascosti, la mostra collettiva del Righi-Nervi-Solimena
Luigi Fusco -Tra arte contemporanea e reperti archeologici al Museo Archeologico dell’Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere. È questo lo scenario che farà da sfondo alla collettiva Tesori Nascosti
Progetto Cives, al liceo Quercia di Marcianise riprese le lezioni
(Comunicato stampa) -E’ ripreso con grande successo presso il Liceo ” Federico Quercia” , guidato dal Dirigente Scolastico Dott. Diamante Marotta, il progetto “CIVES: STUDENTI VETTORI DI CITTADINANZA, DI COESIONE



