Non è un guasto, Pompei s’illumina di meno (ma è per un’ora)
– All’edizione di quest’anno della campagna “M’illumino di meno. Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili” parteciperà anche il Parco Archeologico di Pompei. Lanciata e promossa, a partire dal 2005, da Caterpillar-Rai Radio 2, l’iniziativa è stata suggerita a tutte le istituzioni e ai principali monumenti nazionali ed esteri, così come ai privati cittadini, in modo da intraprendere attività in favore del risparmio energetico e contro lo spreco di risorse.
Alla manifestazione il circuito archeologico pompeiano prenderà parte oggi il 26 marzo, spegnendo alternativamente e random, per pochi secondi nell’arco temporale che intercorre tra le 20 e le 21, i 14 circuiti che fanno parte del sistema di illuminazione del perimetro dell’antica città, garantendo, al contempo, i livelli minimi di sicurezza.
La tematica prevista per l’edizione di quest’anno è il “Salto di Specie”, che evidenzia l’impegno già profuso dalle istituzioni culturali e museali verso la realizzazione di progetti green, responsabili e sostenibili, ma, soprattutto, in armonia con l’intero pianeta. Gli scavi di Pompei, già da alcuni anni, stanno portando avanti questo tipo di politica, attraverso la sistemazione del “verde” delle domus, la ricostruzione dei giardini e l’attivazione di un impianto di illuminazione sia esterno che interno ad alcuni edifici, completamente a Led e pertanto a grande risparmio energetico. Questo impianto, costituito da 361 corpi illuminati, ha consentito una notevole riduzione dei consumi elettrici e dei costi di manutenzione e anche un efficace funzionamento delle telecamere.
In alcune aree dell’area archeologica sono state, inoltre, installate tegole fotovoltaiche, ad imitazione delle originali, in grado di produrre energia elettrica a seguito di esposizione e radiazione solare.
Tale sistema fornisce, nuove opportunità in termini di fruizione, sicurezza e valorizzazione del patrimonio culturale, sempre più compreso in moderne metodologie applicative che valorizzano sia gli aspetti energetici che quelli ambientali. Al riguardo, proprio per la sua dimensione multidisciplinare, tale progetto ha dato l’opportunità di far divenire il circuito archeologico di Pompei il primo Smart Archaeological Park (Smart@Pompei) al mondo.
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