Ottanta anni fa la Resa di Caserta, una lapide per Max Waibel

Ottanta anni fa la Resa di Caserta, una lapide per Max Waibel

Redazione – Una lapide in ricordo dell’80esimo anniversario della “Resa di Caserta”. La lapide è stata svelata stamattina nel porticato del Comune di Caserta. L’iniziativa è stata promossa dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia e la Società di Storia Patria di Terra di Lavoro. A deliberarlo il Comitato organizzatore, di cui è presidente il generale Ippolito Gassirà, per la celebrazione dell’80esimo anniversario della Resa. Il testo della lapide è in memoria di Max Waibel, costruttore di pace e facilitatore del documento che pose fine alla seconda guerra mondiale in Italia. Le parole di Gassirà: «Le attività in programma, frutto dell’impegno dei membri del Comitato organizzatore costituitosi l’8 giugno 2023, hanno l’obiettivo di commemorare un evento storico che oltre a segnare la fine della guerra in Italia, potrebbe aver influito sull’assetto geopolitico dell’Europa. Va sottolineato che Caserta ha avuto il privilegio di essere stata la sede in cui è stata scritta questa importante pagina di storia».

Alberto Zaza d’Aulisio, presidente della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro scrive: «Il 2025 segna sul quadrante della storia l’80esimo anniversario della ricostituzione della Provincia (Decreto Legislativo Luogotenenziale 11-6-1945 n. 373 firmato da Umberto di Savoia) e del ritorno di Caserta al rango di Capoluogo, nel fausto contesto della fine della seconda guerra mondiale con la resa incondizionata tedesca sottoscritta nella Reggia vanvitelliana dai rappresentanti delle forze corazzate delle SS e della Wermacht e dal plenipotenziario del Comando Superiore delle Forze Alleate nel teatro del Mediterraneo. Da qui l’esigenza di farne memoria con adeguate iniziative coinvolgenti le Istituzioni e i cittadini non soltanto per rinvigorire il valore dell’appartenenza ma anche e soprattutto per la migliore conoscenza e il più saldo radicamento culturale delle nuove generazioni. Il Comitato Organizzatore – sorto nel 2023 per celebrare la chiusura del doloroso capitolo bellico – ha inteso additare alla riflessione collettiva nel supportico principale del Palazzo di Città l’alta missione di pace svolta dall’allora maggiore della Fanteria Elvetica Max Waibel, coraggioso mediatore della capitolazione tedesca nel Norditalia. Il ricordo marmoreo, accanto al bassorilievo effigiante lo storico palazzo Castropignano, implementa la narrazione dell’antico luogo, scandita tra la casa natale di Ernesto Rossi, i palazzi Acquaviva, della Marchesa, dei Granali, Montuori e Leonetti all’ombra della magniloquente statua di Luigi Vanvitelli alle cui spalle si eleva (civico 8) la dimora che l’insigne giurista casertano Francesco Sebastiano Correra edificò nel 1891. L’importante protocollo di resa – sottoscritto il 29 aprile 1945 – è ricordato con la data della sua entrata in vigore fissata per le 12 (ora di Greenwich) del 2 maggio in attesa della ratifica dei superiori comandi germanici».

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 10606 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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