Parrocchetti dal collare, Caserta ha i suoi “colorati cittadini”
Maria Beatrice Crisci – Fanno parte di una colonia di almeno 20/30 esemplari che vivono tra piazza Vanvitelli, piazza Pitesti e la Reggia. «Sono i parrocchetti dal collare che si trovano a Caserta ormai da decenni. E proprio lì si nutrono delle meline», così racconta Matteo Palmisani, delegato Lipu Caserta. Ma da dove provengono questi parrocchetti? «Le versioni sulla loro origine – aggiunge Palmisani – sono contrastanti e dicono che siano stati introdotti dai missionari protestanti inglesi provenienti dall’India. Poi, liberati in Inghilterra, sono stati soggetti alle cosiddette “esplosioni demografiche”. Altre storie ancora ci dicono che provengano direttamente dal Nord Africa con il passaggio di merci. Si tratta comunque di specie molto adattabili che ormai hanno occupato tutte le nicchie ecologiche. A Roma, oltre al parrocchetto dal collare, c’è anche il parrocchetto monaco ,più piccolo ma altrettanto bello».
I parrocchetti dal collare sono piccoli pappagalli appartenenti alla famiglia degli Psittacidae, originari dell’America Centrale e Meridionale. Il loro nome deriva dalla caratteristica di un piccolo “collare” di piume colorate che circonda il loro collo. Questi pappagalli sono generalmente di dimensioni contenute, con una lunghezza di circa 20-25 cm, e hanno un piumaggio verde brillante, che li rende facilmente riconoscibili. La testa è leggermente più scura, mentre il “collare” è formato da una sfumatura più chiara o gialla, a seconda della sottospecie.
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