Pompei a San Valentino, i visitatori saranno dietro le quinte

Pompei a San Valentino, i visitatori saranno dietro le quinte

Luigi Fusco

– Verrà inaugurato lunedì 14 febbraio, in occasione della festività di San Valentino, il nuovo progetto del Parco Archeologico di Pompei dedicato alla visita e alla conoscenza di varie abitazioni del sito che non rientrano nei percorsi regolarmente aperti al pubblico. L’iniziativa, già presentata sui social con il titolo di “dietro le quinte”, consentirà di percorrere gli ambienti di alcune case “chiuse”, in quanto sono oggetto di lavori di manutenzione o di restauro, oppure presentano spazi angusti o ornamenti particolarmente delicati che non consentono l’accesso continuo di migliaia di turisti.

Fino al 31 marzo prossimo, il Parco Archeologico darà vita ad una sorta di piano che permetterà la “fruizione dinamica” di tali strutture. Gli appuntamenti saranno cadenzati secondo un programma periodico. Ogni giorno della settimana sarà, difatti, possibile visitare, in modo straordinario e opportunamente accompagnati dal personale degli Scavi, una casa attualmente non fruibile.

La prima apertura riguarderà la casa dell’Ara Massima, a seguire vennero coinvolte le domus recentemente restaurate grazie ai lavori promossi nell’ambito del Grande Progetto Pompei, edifici che erano già stati aperti prima dello scoppio della pandemia. Insieme a questi sarà, inoltre, possibile accedere all’interno di strutture che sono chiuse da molto tempo, come l’abitazione di Sulpicius Rufus, conosciuta come la casa del Porcellino, o la quella cosiddetta degli Archi, dove sono in corso una serie di indagini condotte dall’Università di Bologna su concessione del sito pompeiano.

Il programma prevede, poi, gli ingressi alle case della Fontana Piccola, con la preziosa fontana rivestita di mosaici colorati e conchiglie e ornata da statue bronzee, dell’Adone Ferito, con l’enorme quadro dipinto nel giardino di Adone morente ed Afrodite, dell’Ancora, con il caratteristico giardino sottoposto, e dell’Orso Ferito che deve il suo nome al mosaico con un orso ferito posto all’ingresso insieme all’iscrizione di saluto “HAVE”.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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