Pro Loco Tifatina, l’associazione si presenta alla comunità

Pro Loco Tifatina, l’associazione si presenta alla comunità

(Comunicato stampa) -Domenica 25 maggio dalle ore 17.00 alle ore 20.00, a Santa Barbara di Caserta, Piazza Varrone, si terrà la presentazione della Pro Loco Tifatina, Associazione di Promozione Sociale nata recentemente a Caserta, nello specifico, nella fascia pedecollinare tifatina. Contestualmente
all’inaugurazione delle attività dell’Associazione, si avvieranno le operazioni di iscrizione per l’anno
2025 e ci sarà l’opportunità per aprire dei confronti liberi su temi specifici.
L’interesse dell’Associazione è rivolto essenzialmente alla promozione del territorio,
puntando a valorizzare e proteggere il patrimonio culturale, paesaggistico e storico, soprattutto in un
territorio così fortemente storicizzato come la fascia pedecollinare tifatina. La Pro Loco, costituita da
soci di volontari, promuove e tutela le tradizioni locali, mirando a migliorare la qualità della vita,
valorizzando prodotti e bellezze del territorio.
La volontà, dunque, è quella di organizzare eventi culturali, storici, ambientali, folcloristici,
gastronomici e sportivi, mirando a diventare un punto di riferimento indispensabile per abitanti e
visitatori. L’obiettivo è soprattutto di valorizzare le diverse specificità, materiali ed immateriali, dei
singoli borghi, soprattutto per quanto riguarda la riscoperta e il recupero di alcune antiche tradizioni.
La Pro Loco Tifatina, affiliata UNPLI, interessa sette Frazioni del comprensorio
pedecollinare: Mezzano, Casolla, Piedimonte di Casolla, Staturano, Santa Barbara, Tuoro, Garzano.
I sette borghi pedemontani tifatini hanno in comune diverse familiarità e riferimenti storici: riguardo
le chiese, tutte censite all’interno della Bolla del 1113 di Senne (1098-1118) vescovo metropolita di
Capua la quale descriveva in modo preciso i limiti della diocesi casertana; riguardo, il percorso
dell’Acquedotto Carolino (1753-1770) di Luigi Vanvitelli (1700-1773) che in posizione mediana delle
colline arriva fino al torrione della cascata e alimenta la via d’acqua del parco reale della Reggia di
Caserta. In ultimo, non meno importante, la conformazione di tutti gli abitati; numerosi, sono i forni
posizionati nei cortili, le cisterne e le cantine scavate nel tufo alle quali si accede da lunghe scalinate
aperte sulla corte. In numerosi casi le cantine sono collegate tra di loro costituendo di fatto una
complessa morfologia architettonica ipogea. Lo stesso tufo estratto per la creazione delle cantine e
delle cisterne veniva poi utilizzato per costruire le case sovrastanti.
In tal senso è già in essere un programma di eventi, almeno uno per ogni Frazione, che sarà
presentato il giorno 25 maggio 2025, al quale prenderanno parte i soci fondatori costituenti il
direttivo.
In virtù di un’ampia sinergia, in questi mesi sono state avviate una serie di collaborazioni e
partenariati con realtà già presenti sul territorio. L’auspicio è di innescare un circuito virtuoso di
conoscenza e tutela del centro storico periferico della Città di Caserta, colmo di cultura, arte, storia,
tradizioni.

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