Psicoterapia online. E’ davvero efficace?

Armando Rispoli (psicologo e psicoterapeuta) – In questo periodo si parla tanto di Psicologia online o di Psicoterapia a distanza come strumento efficace di sostegno psicologico, di crescita personale e di cura dei sintomi e dei disturbi psichici.

La modalità tradizionale che si svolge nello spazio condiviso della stanza del terapeuta, lì dove terapeuta e il paziente respirano la stessa aria e le emozioni sembrano poggiarsi sulla pelle di entrambi, li dove i silenzi valgono più di 1000 parole, non può essere paragonata alla metodica online ma è ormai ampiamente confermata dalla letteratura scientifica l’efficacia del metodo innovativo ed è per questo utile riflettere su i pro e i contro di questo strumento che fa parte della nostra attualità.

Uno dei vantaggi della Psicoterapia a distanza è quello di avere aiuto psicologico anche se impossibilitati a spostarsi da casa e raggiungere lo studio del professionista. Al di là del drammatico periodo attuale, la modalità online è in generale utile per chi abita in zone con pochi servizi disponibili, o dovrebbe percorrere molti chilometri per raggiungere il professionista desiderato, o per chi vive all’estero ma preferisce uno psicologo italiano, o ancora per chi passa gran parte del tempo lontano per lavoro e avrebbe difficoltà a recarsi regolarmente in studio, o per chi, per motivi di riservatezza, vuole uno psicologo estraneo al suo ambiente geografico e sociale. La rete inoltre va anche incontro alle difficoltà di chi è allettato o non può muoversi per malattia o disabilità, e consente una maggiore flessibilità di giorni e orari.

Un’altra caratteristica positiva di questa modalità è che, l’ambiente familiare e sicuro della propria casa può favorire l’apertura, rendere più disinvolti nell’esprimersi, diminuire le resistenze a far emergere parti d sè più agevolmente. D’altra parte, anche il terapeuta può svelare parti di sé nella modalità online cosa che, se fatta consapevolmente, può rappresentare uno strumento utilissimo al consolidamento della relazione terapeutica. Non siamo più nell’epoca del terapeuta impermeabile ed impeccabile, ma quella della miglior alleanza terapeutica finalizzata al successo del cambiamento volto al benessere psicologico.

Molte persone pensano che la modalità a distanza possa avere un limite nella lettura della comunicazione non verbale ed è sicuramente vero, qualche aspetto va perso rispetto alla seduta dal vivo. Questo aspetto chiede richiede una maggior attenzione e concentrazione da parte del terapeuta agli aspetti residui della comunicazione. Tuttavia indicando come posizionare il proprio smartphone o il proprio pc, è possibile conservare tutti quegli indici come l’espressione del viso, la gestualità, la postura, che rappresentano gli aspetti che meglio esprimono le emozioni. Maggior attenzione va data ovviamente al tono e al volume della voce, al senso delle pause, relazionarle al contesto ed è opportuno, attraverso lo scambio dialettico, approfondirne i significati volta per volta, ma come terapeuti, siamo già allenati a farlo.

I contro che invece sono rilevanti sono la qualità della connessione, la linea che cade e fa interferenza e che a volte costringe ad interrompere processi mentali e relazionali delicati, pensiamo ad un pianto, al racconto di un litigio o di un ricordo d’infanzia significativo. Sono fastidiose quelle interruzioni e comportano uno sforzo da entrambi nel rimmergersi nell’ emozione, interrotta, per fortuna non capita spessissimo ed occorre organizzarsi al meglio con wi-fi e connessioni stabili. Così è fastidiosa la mancanza di privacy che alle volte si ha nelle mura di casa e che impone di organizzarsi tra negoziazioni di stanze e scrivanie con i propri familiari o anche con sedute svolte in macchina, in mezzo ad un mondo frenetico ed in movimento.

Anche in questi casi bisogna trovare le giuste strategie e saper renderle efficaci.

Come Psicoterapeuta utilizzo Skype già da 3 anni con grande soddisfazione, sia per pazienti che ho visto dal vivo e che successivamente, nel trasferirsi in altre città, hanno voluto continuare il percorso online, sia per pazienti nuovi che abitando in regioni distanti hanno voluto iniziare con me un percorso pur non essendoci mai visti dal vivo, sia per non perdere la continuità dei percorsi quando o io o i pazienti siamo impossibilitati occasionalmente ad essere in seduta. Durante la quarantena ho seguito online l’80 % dei percorsi cominciati dal vivo e sono davvero orgoglioso e felice di come tanti dei miei pazienti abbiano lottato contro le oggettive difficoltà delle loro condizioni di quarantena con il solo fine di garantire la continuità al loro e nostro, percorso iniziato insieme. Molte inoltre sono le richieste che stanno arrivando dettate dall’emergenza o dall’aumentata consapevolezza di quanto possa essere importante un percorso di Psicoterapia. Sono contento di quanto finalmente la Psicologia sia stata ritenuta preziosa in questa fase di crisi e mi sento di far riflettere a chi si avvicina a questo strumento di cambiamento sul fatto che, tra le due modalità di Psicoterapia quella dal vivo è sì certamente la più completa, con meno interferenze e con tutte le carte in regola per ottimizzare la promozione del benessere psicologico,  ma, che, affinchè una terapia sia efficace è indispensabile maggiormente che il lavoro fatto da chi aiuta e chi è aiutato rappresenti il frutto di una relazione forte e vera che porti, nel tempo, il paziente a fare i passi più importanti da solo e con fiducia, molto spesso al di fuori della stanza fisica o virtuale del terapeuta, sempre e comunque nella vita reale. Con questo obiettivo saldo in mente, la meta giustifica ampiamente le piccole difficoltà che il mezzo comporta.