Reggia, il bambinello ritrovato visto con la luce ultravioletta
– Si è dato avvio al secondo step per la riscoperta scultura del “bambinello” della Reggia di Caserta. Dopo il suo ritrovamento e la sua temporanea esposizione presso la Cappella Palatina, l’opera marmorea raffigurante il piccolo Carlo Tito di Borbone, attribuita all’artista napoletano Giuseppe Sammartino, è stata sottoposta alla “fase conoscitiva”. Alla presenza dell’équipe tecnica, storica e diagnostica, di cui fanno parte anche esperti dei Dipartimenti di Scienze Chimiche e di Scienze della Terra-Ambiente e Risorse (DiSTAR) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sono state messe in atto le prime indagini che hanno riguardato il prelievo di sostanze filmogene residue in superficie. L’intervento è avvenuto attraverso l’impiego di piccoli batuffoli in cotone, l’osservazione fatta con il microscopio digitale e la visione della parte esterna della scultura tramite la luce ultravioletta, con la “Lampada di Wood”, che ha consentito, infine, l’esame di dettagli invisibili a occhio nudo. Successivamente il “bambinello” verrà sottoposto ad altri test che consentiranno di individuare la metodologia più idonea da applicare per la fase vera e propria di pulitura della sua superficie.
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