Renzo Arbore e le sue “Neapolitan Memories” a Palazzo Reale

Renzo Arbore e le sue “Neapolitan Memories” a Palazzo Reale

Mario Caldara

Renzo Arbore, oltre a essere un cantautore e un musicista, è senza dubbio una personalità che ha utilizzato la musica come un veicolo di conoscenza, di espansione culturale. Egli ha fatto sì, con grande intelligenza, che la musica diventasse una vetrina, utile non a esporre se stesso ma un intero movimento, un sistema culturale e musicale che rispecchiasse un territorio d’origine nel quale, al contempo, identificarsi. In fondo, se la musica napoletana ha una certa risonanza oltreoceano, se è riconoscibile ed è apprezzata all’estero, è anche un po’ grazie ad Arbore. Ed è così che nasce, al Palazzo Reale di Napoli, “Neapolitan Memories and Songs by Renzo Arbore and his tv shows and abolute inutilities”, un titolo ironico, a dir poco iconico, per una mostra che si inserisce in un ampio progetto di Databenc, nell’ambito della valorizzazione e promozione della canzone napoletana. Nella Sala Dorica del Palazzo Reale ci sono le famose collezioni di Arbore, dalle radio agli oggetti di plastica, dagli occhiali alle borse, alla bigiotteria. Gadget vario tipo che egli ha acquistato in tutto il mondo, come simboli dei luoghi in cui andava, senza dimenticare i coloratissimi gilet, cappelli e cravatte, segni distintivi della sua personalità eccentrica. La mostra è stata inaugurata il 23 dicembre e sarà visibile fino al primo maggio, ma non si tratta solamente di una semplice esposizione di cimeli. Quello che attende i visitatori, infatti, è un vero e proprio omaggio a un uomo che è nella storia della città, cui è dedicato uno spettacolo a cui poter assistere attraverso diversi materiali, come filmati, musica e interazioni. Pugliese di nascita, napoletano di adozione, egli ha sentito fin da subito l’estrema vicinanza alla musica napoletana e ne ha diffuso la bellezza, l’unicità, grazie alle sue grandi doti di musicista e di uomo di spettacolo e anche attraverso le doti di chi gli stava intorno. Una vita intera, una carriera intera, cui Napoli dà valore, mostrando in un certo qual modo gratitudine verso un personaggio cui deve tanto. Più di cinquant’anni di carriera, pieni di passione, pieni di musica, pieni di uno stile facilmente riconoscibile in un personaggio che ha fatto dell’ironia e della cultura due ingredienti di una stessa ricetta. Quella stessa ricetta grazie alla quale la città di Napoli e la sua musica caratteristica sono state messe sotto una luce positiva. Di questo, il territorio sarà sempre riconoscente.

 

 

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 10365 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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