Roberto Impero, la sua Sma garanzia per la sicurezza stradale
– Trentanove anni, napoletano di nascita, casertano d’adozione, vicepresidente di Confindustria giovani. È Roberto Impero, l’amministratore delegato della Sma Road Safety. Azienda questa con sede a Marcianise nata del 2011 all’avanguardia nel mondo nell’ideazione, progettazione e produzione di dispositivi di ritenuta stradali quali attenuatori d’urto e terminali di barriera e di sistemi di monitoraggio urti per ogni tipo di strada. Sposato, padre di due bambine, Roberto Impero in una intervista rilasciata alla giornalista Maria Beatrice Crisci parla del suo lavoro e della motivazione che lo ha spinto a mettere da parte la mia aspirazione da notaio e concentrarsi sull’azienda di famiglia.
«In particolare – racconta al Mattino – ho rivolto i miei sforzi allo sviluppo a livello internazionale della produzione di attenuatori d’urto, che sono barriere a protezione di ostacolo fisso. E naturalmente questo mi porta a essere spesso in giro per il mondo per presentare il prodotto». E ancora: «E’ un lavoro che ci ha appassionato anche a livello etico e sociale. Tecnicamente sono pezzi di ferro, ma invero si tratta di barriere altamente innovative coperte da dodici brevetti, che salvano la vita alle persone che perdono il controllo dell’auto perché sono al cellulare o che sbandano per un colpo di sonno. In altri Paesi le barriere hanno sempre degli attenuatori davanti, in Italia pochissimi. Si pensi ad esempio che non ci sono in tutto il tratto di Autostrade per l’Italia. È nato con una prudente ambizione, cresciuta man mano. Ora ci stanno conoscendo in tutto il mondo, anche se siamo una piccola impresa del Sud Italia che va a scontrarsi con multinazionali americane. Questo è un mercato di nicchia dove non è facile entrare. La nostra ambizione è quella di aggredire il mercato statunitense, che è molto particolare e non permette l’esportazione».
Roberto Impero che fa parte del direttivo dei giovani di Confindustria Caserta è sicuramente un altro esempio di quella imprenditorialità seria, di qualità e innovazione di cui il territorio casertano ha bisogno. «Nel tessuto industriale di Marcianise abbiamo intenzione di rimanerci. La speranza – racconta ancora – è che questo territorio riesca a crescere e migliorare. Bisogna lavorare tutti insieme, ognuno deve fare la sua parte. C’è un sindaco che è molto appassionato e attivo. Attendiamo fiduciosi di portare anche questo territorio a decoro. Qui c’è il fiore delle aziende, ma si rischia di dover fare zigzag tra le buche».
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