Serre borboniche del Giardino Inglese, appello alla produzione

Serre borboniche del Giardino Inglese, appello alla produzione

– Il primo avviso pubblico dell’incubatore SEMI è ufficialmente online. Oggetto dell’intervento le serre borboniche, area storica nel cuore del Giardino Inglese che ha avuto, nel corso del tempo, un ruolo determinante, soprattutto in termini di sostenibilità economica, grazie alla sua spiccata vocazione produttiva. Oggi, dopo anni di inutilizzo e difficoltà gestionale data l’assenza di giardinieri, la Direzione punta al suo recupero, in chiave culturale e produttiva, in un approccio di responsabilità condivisa e opportunità di sviluppo aprendo al partenariato con soggetti privati.

A partire da oggi e fino al 5 dicembre 2022 sarà possibile partecipare all’avviso pubblico dedicato alla valorizzazione e promozione delle Serre Borboniche situate nel Giardino Inglese della Reggia di Caserta, il primo promosso dal nuovo incubatore imprenditoriale del più ampio progetto SEMI – Sviluppo e Meraviglia d’Impresa.

Questo avviso è il primo passo dell’ambizioso percorso che la Reggia di Caserta vuole compiere, con l’obiettivo di restituire l’originario ruolo produttivo a manufatti di significativa importanza all’interno del complesso borbonico. Una sfida difficile, che la direzione della Reggia di Caserta ha scelto di affrontare affidandosi alla forma speciale di partenariato prevista dell’articolo 151 comma 3 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, ovvero quella tra pubblico e privato.

La Reggia di Caserta è il luogo della meraviglia, ma anche d’ispirazione avendo tutte le caratteristiche per essere un luogo di impresa attiva – ha dichiarato il direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, durante l’evento online di presentazione dell’avviso – Essere “istituto al servizio della società e del suo sviluppo” è il principio ispiratore nella gestione di un museo che ha nel suo dna la funzione produttiva. La Reggia è il più importante complesso del sistema delle reali delizie borboniche che, come è noto, univano il bello all’utile. Le fabbriche di questa magnificenza sono state spesso veri e propri volani economici. Oggi la funzione museale è occasione per operare in un’ottica di responsabilità condivisa: le istituzioni devono farsi carico di promuovere e dirigere processi sperimentali di salvaguardia del patrimonio culturale, coinvolgendo i privati, sulla base di progettualità partecipate che pongano al centro professionalità, ricerca e innovazione”.

L’avviso riguarda una vasta area a vocazione produttiva delle antiche serre borboniche: quasi 8000 mq che comprendono la serra borbonica in muratura, la serra a botte, quella del XIX secolo e quella moderna (XX secolo). La speciale forma di partenariato scelta permetterà di lavorare allo stesso tempo su processi di salvaguardia, recupero, manutenzione, gestione, produzione, apertura, fruizione, sperimentazione e ricerca: nei fatti, verrà promossa una valorizzazione completa del patrimonio culturale realizzata in concerto con la pubblica amministrazione. I soggetti che sceglieranno di partecipare avranno quindi diverse azioni da perseguire: dovranno costruire un rapporto stabile e strutturato con i centri di ricerca e le università, in particolar modo con i due poli già coinvolti nella valorizzazione e nella conservazione del Museo Verde della Reggia di Caserta, l’Università degli Studi di Bologna e l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dovranno prevedere un investimento finalizzato al restauro conservativo degli edifici e impegnarsi a co-progettare insieme alla direzione della Reggia di Caserta un piano di rilancio delle attività produttive. Per fare questo, la Reggia di Caserta metterà a disposizione i documenti di archivio e i cataloghi storici, in cui è possibile identificare moltissimi esemplari della collezione storica delle serre, come la collezione delle celebri camelie. Sempre all’interno dell’avviso è esplicitata anche la pianificazione di attività indirizzate ad incrementare la fruizione degli spazi, la divulgazione delle tematiche ambientali, la riproduzione del patrimonio vegetale storico, la diffusione del concetto di cura al fine promuovere la necessaria consapevolezza del complesso quanto mai attuale rapporto uomo-ambiente.

È in corso di definizione un’apposita Convenzione tra la Reggia di Caserta e l’Istituto per il Credito Sportivo, banca pubblica per lo sviluppo dei sistemi sportivi e culturali, finalizzata a supportare finanziariamente i progetti di riqualificazione e valorizzazione della Reggia, a partire dalle Serre Borboniche.  “La collaborazione con la Reggia di Caserta – ha dichiarato il Presidente dell’ICS Andrea Abodi – luogo simbolo dell’eccellenza storica, artistica, culturale e paesaggistica italiana, rappresenta per tutti noi un motivo di orgoglio e gratificante responsabilità. L’Istituto, banca sociale per lo sviluppo sostenibile dell’Italia attraverso lo Sport e la Cultura, accompagnerà i progetti di riqualificazione del patrimonio culturale della Reggia di Caserta, diretta dall’architetto Tiziana Maffei che ringrazio per la fiducia nei nostri confrontiICS valuterà la possibilità di assistere finanziariamente i partner privati impegnati in rapporti di cooperazione pubblico privato con la Reggia, anche attraverso la concessione, di concerto con il suo Comitato Gestione Fondi Speciali, di garanzie e/o contributi in conto interesse, a valere per tali finanziamenti”.

Vista la particolarità dell’avviso pubblicato, la Reggia di Caserta organizza per giovedì 29 settembre un evento in presenza a Caserta, all’interno del complesso vanvitelliano: un momento di dialogo e networking per tutti coloro interessati a partecipare all’avviso. Un’occasione unica per fare un sopralluogo delle Serre Borboniche, conoscerne meglio gli spazi, individuare possibili partner e immaginare il proprio progetto.    

“Questa forma di partenariato è speciale perché punta a rivitalizzare il patrimonio culturale in modo nuovo – ha dichiarato Marco d’Isanto, consulente per imprese e istituzioni culturali – Grande valore è dato alla comunità e alle connessioni che si possono creare, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale dove il bene pubblico interessa tutti, cittadini, comunità, istituzioni e soggetti privati”.

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Maria Beatrice Crisci
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Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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