Sparaco, il genio della civitas. La targa in sua memoria
(Beatrice Crisci) – “Andrea Sparaco era un genio dell’arte, era un genio dell’amicizia e deve diventare un grande genio della civitas”. Con queste parole il vescovo emerito Raffaele Nogaro ha scoperto la targa dedicata ad Andrea Sparaco a cinque anni dalla scomparsa.
La frase impressa sulla targa: “Qui l’artista tenne lo studio, aperto al suo ingegno, al suo talento e a tutte le energie creative del territorio”. Finalmente il riconoscimento da parte della città di Caserta a un artista che è stato grande non solo per la professionalità ma anche per la sua umanità e per la sua capacità di fare da chioccia alle nuove generazioni.
L’evento ha rappresentato il momento conclusivo di una serie di appuntamenti sulla figura di un figlio illustre della nostra terra, avviati alla fine dello scorso anno e voluti congiuntamente da Provincia di Caserta, Comune, Confindustria e Ordine degli Architetti.
La lastra di marmo di Carrara è stata collocata sulla facciata del palazzo che ha ospitato per tanti anni lo studio dell’artista, al civico 26 di via Mazzocchi a Caserta. Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore alla cultura del Comune di Caserta Daniela Borrelli, il presidente dell’ANCE Confindustria Gianluigi Traettino, il presidente dell’Ordine degli Architetti Salvatore Freda e i curatori dell’iniziativa Lello Agretti, Enzo Battarra, Paolo Broccoli, Umberto Panarella e Giancarlo Pignataro.
Prima dello svelamento della targa, la cerimonia aveva avuto inizio presso la sede provinciale dell’Ordine degli Architetti, attigua al civico 26 di via Mazzocchi, nell’antico e vivace quartiere della Santella. Per l’occasione era stata allestita una mostra di collage di Andrea Sparaco che rimarrà aperta al pubblico i giorni dispari dalle 9.30 alle 12.30 fino al 5 novembre.
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