Summer School Vanvitelli, il corso al Teatro di Sessa Aurunca
-All’ombra del sole battente sulle gradinate del Teatro romano di Sessa Aurunca, lo scorso 18 settembre si è aperta la Summer School intitolata «Il Teatro di Sessa Aurunca e la civiltà teatrale nel mondo antico», corso della durata di due settimane (fino al giorno 22 in presenza, laddove tra il 25 e il 30 settembre a distanza). Coinvolgente quindici selezionati laureati ma rivolta altresì «alle scuole e a tutti gli interessati del territorio», l’iniziativa è stata attivata con la collaborazione della Direzione Regionale Musei – Campania. Patrocinatori l’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica) – delegazione di Terra di Lavoro, il Comune di Sessa Aurunca e l’Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli».
«Un’iniziativa che merita grande interesse» per Serena Cannavale, professoressa di Filologia Classica. Una Summer School oramai «appuntamento fisso e atteso» per l’Ateneo «Vanvitelli», in specifica relazione al DiLBeC (Dipartimento di Lettere e Beni Culturali) di Santa Maria Capua Vetere, che ne detiene la sede amministrativa e didattica. Una full immersion in «temi legati alla storia, alla tradizione e alla valorizzazione del teatro antico, greco e latino», a fronte di seminari in italiano e in inglese.
Lunedì 18 settembre, presso il Teatro dell’antica Suessa, gli indirizzi di saluto e l’introduzione ai lavori sono stati espressi da Italo Calenzo, vicesindaco di Sessa Aurunca, Antonio Salerno, afferente alla Direzione Regionale Musei – Campania, e Gianluca Del Mastro, docente di Papirologia e direttore della stessa Summer School. Poi, la visita del teatro romano, sotto la guida dell’archeologo Sergio Cascella. Successivamente, dopo uno spostamento nella sala espositiva del Castello ducale di Sessa Aurunca, di nuovi saluti si è fatto portatore Lorenzo Di Iorio, sindaco della cittadina. Donde, la lectio dal titolo La statua e il personaggio di Matidia, a opera ancora di Sergio Cascella. A seguire, all’interno della Biblioteca Comunale «Gaius Lucilius», gli interventi di Maria Luisa Chirico e di Nicola Lanzarone, rispettivamente intitolati Introduzione alla civiltà teatrale greca e latina e Le origini del teatro latino.
Ieri, martedì 19 settembre, unicamente nel contesto della Biblioteca Comunale, si sono susseguite le lezioni: Protostoria delle performance musicali in Grecia di Matilde Civitillo; Vita quotidiana nella Suessa romana: le iscrizioni graffite nel Criptoportico annesso al teatro di Cristina Pepe; Teatro e spettacolo nella Campania settentrionale di Serena Cannavale; Rapporti parentali e legami di sangue: alla ricerca dell’origine del male nelle tragedie di Seneca di Anna Basile.
Oggi, mercoledì 20 settembre, per la mattinata l’inquadratura si sposta su Teano, altra tappa toccata dall’indagine sulla civiltà teatrale classica, con una visita al teatro romano dell’antica Teanum Sidicinum e al Museo Archeologico «allestito nel complesso trecentesco del Loggione», come puntualizzato da Alfredo Balasco, a guida del sopralluogo. Nel pomeriggio, con ritorno della ‘messa a fuoco’ sullo sfondo della Biblioteca Comunale sessana, le esposizioni La condanna delle «sale guerre» nelle Troiane euripidee: spunti per una rielaborazione del dramma all’interno di un laboratorio scolastico di teatro classico di Daniela Borrelli e Cesura nella pietra. Tragedia e teatri antichi nel XXI secolo di Raffaella Viccei.
Domani, giovedì 21 settembre, nell’ambito unico della Biblioteca Comunale che deve la propria denominazione all’auruncano per eccellenza, Gaio Lucilio, si avvicenderanno le conferenze: Scrittori latini visti da Calvino di Antonio Saccone; La tragedia greca secondo il Novecento italiano: tra riscritture e libere interpretazioni di Francesco Sielo; La ‘fortuna’ del teatro antico nella cultura architettonica della seconda metà del Settecento di Gabriella Pezone; Il teatro antico in frammenti di Piero Totaro. Al termine della giornata, nel Chiostro del Castello Ducale, a cominciare dalle 19,30, la performance «Le Fenicie» a cura della seconda edizione (Anno Accademico 2022/2023) del Laboratorio di Teatro Classico Pratico, sotto la direzione di Cristina Pepe, dell’Università «Vanvitelli».
L’ultimo giorno di studi in presenza, venerdì 22 settembre, nuovamente nell’alveo di raccoglimento della Biblioteca Comunale «Gaius Lucilius», le dissertazioni finali: Fra realismo e simbolismo: le trasformazioni dello spazio scenico dall’Otto al Novecento di Daniela Carmosino; Il teatro classico dal testo alla performance: esperienze di regia di Massimo Santoro; Forme teatrali nella tarda antichità di Giuseppe Nardiello; I teatri della Campania antica negli studi antiquari del XVII e del XVIII secolo di Gennaro Celato. Conclusioni di Gianluca Del Mastro.
About author
You might also like
Acli Caserta, l’incontro prenatalizio è su google meet
-Per giovedì 15 dicembre le Acli di Caserta propongono un momento di riflessione e preghiera per avvicinarsi con il giusto spirito al Natale e accogliere, nella fede, la venuta del
A Caserta i giannoniani diplomati nel 1986 si ritrovano dopo 30 anni
(Beatrice Crisci) Trent’anni dopo, certamente diversi, nell’aspetto fisico ma soprattutto dentro. È passata una vita da quando nel 1986 le studentesse e gli studenti dell’ultimo anno del liceo classico “Pietro
Villaggio dei Ragazzi, didattica a distanza per gli studenti
Claudio Sacco -Il Villaggio dei Ragazzi pronto per la didattica a distanza. Lo storico istituto si adegua all’ordinanza numero 79 del 15 ottobre 2020 con la sospensione delle attività didattiche