Teatro Classico, applausi per la Vanvitelli a Palazzolo Acreide

Teatro Classico, applausi per la Vanvitelli a Palazzolo Acreide

Vittoria De Nicola

-Tra i giorni 23 e 25 maggio, all’interno del Teatro di Akrai, arcaico nome della cittadina di Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa, il Laboratorio di Teatro Classico Pratico del Dilbec, Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università Vanvitelli di Santa Maria Capua Vetere, ha preso parte al XXVII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani. In scena è andata la tragedia Filottete, prodotto già rappresentato tre volte della prima edizione (2021/2022) del Laboratorio stesso.

Sponsorizzato dall’Inda (istituto nazionale del dramma antico), fondazione culturale nata nel 1998 e quest’anno giunta alla 58esima stagione, il festival è la più eminente rassegna mondiale di teatro giovanile volta all’allestimento di opere della classicità greco-latina. Nell’edizione 2022/2023 ha visto la partecipazione di circa 2700 studenti a fronte di novanta scuole, fra cui due provenienti dalla Francia e altrettante dalla Grecia.

Così la professoressa Cristina Pepe ha presentato lo spettacolo Filottete, su cui dalla prima fila ha sorvegliato con occhi «attenti, indagatori», come quelli del figlio di Achille, Neottolemo: «Il nostro Filottete è ispirato all’omonimo dramma di Sofocle. Filottete è un eroe che è stato abbandonato dai suoi compagni su un’isola deserta, Lemno, perché afflitto da una terribile ferita al piede che gli impedisce di combattere e che lo costringe a lancinanti dolori. Dopo dieci anni, i Greci tornano sulla stessa isola a richiamare Filottete, giacché un oracolo ha predetto che, senza di lui, non sarebbe possibile espugnare la rocca di Troia. La spedizione è guidata da Odisseo e con quest’ultimo c’è il giovane Neottolemo, figlio di Achille; i due dovranno convincere Filottete con l’astuzia». In aggiunta, ha proseguito: «La nostra versione di Filottete è contaminata con altri celebri testi letterari che parlano della figura dell’eroe: il famoso Catalogo delle Navi dell’Iliade, con l’elenco di tutte le schiere dei Greci che arrivano a Troia, prima volta in cui nella letteratura compare il nome di Filottete […], poi, con un salto temporale dall’antico al moderno, il monologo del poeta greco Ghiannis Ritsos, nel quale Neottolemo chiede scusa a Filottete per averlo ingannato e gli racconta degli anni di esperienza della guerra di Troia […] che né orrori né bottini né gloria possono giustificare».

«Quanto mi sono emozionata!», ha immediatamente esclamato la docente a conclusione della rappresentazione, al termine della quale l’intero folto pubblico si è alzato in piedi e Neottolemo (Rita Saviano) e Filottete (Gaetano Balzano) si sono abbandonati a un veridico pianto di reciproci scuse e perdono, subito abbracciati dalla professoressa medesima.

«Questi sono davvero grandiosi!», tra i primi commenti a caldo del sito web «La finestra su Palazzolo», a cui se ne sono aggiunti diversi stupiti ed entusiastici di numerose scolaresche siciliane. «Se lavorerete a un nuovo prodotto, potete già mettere in conto di prendere parte al Festival dell’anno prossimo», ha esordito nel complimentarsi con i giovani in scena Sebastiano Aglianò, direttore della rassegna palazzolese.

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Vittoria De Nicola
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Laureata con Lode e Menzione di Merito in “Lettere Classiche” e studentessa in “Filologia Classica e Moderna” presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Innamorata degli studi classico-umanistici è appassionata alla parola, scrive poesie, compone racconti, epigrammi di pensiero e riflessioni. Ha partecipato alla Campagna Nazionale #leggiperme 2020 ed è intenzionata a impegnarsi nel volontariato come donatrice di voce. Coltiva il suo interesse per il teatro anche nell’ambito del Laboratorio di Teatro Classico della Vanvitelli. Aspira all’insegnamento e a diventare una scrittrice.

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