Teatro Garibaldi, va in scena Verso il mito …Edith Piaf
– Al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere va in scena Verso il mito …Edith Piaf. Appuntamento sabato 26 febbraio alle ore 21. Lo spettacolo di Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola è presentato da Teatro Totò srl con Francesca Marini, Massimo Masiello, musiche di Lino Cannavacciuolo, scene Tonino Ronza, costumi Maria Pennacchio. La consulenza musicale è di Roberto Criscuolo, contributi video Alessio De Francesco. Aiuto regia Maria Autiero, adattamento e regia Gaetano Liguori.
Sempre sabato alle ore 18.30, nell’ambito de “Il Teatro degli Incontri”, Francesca Marini e Massimo Masiello saranno ospiti al Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi per un incontro con il pubblico, condotto da Mimmo Cice. L’ingresso è gratuito e consentito, secondo le norme sanitarie vigenti, solo ai possessori di green pass.
Note di regia: «Parlare di Edith Piaf, senza entrare nell’iperrealismo, col rischio della narrazione didascalica che occhieggi alla fiction (già abbondantemente utilizzata sia in cinema che in teatro), a questo punta lo spettacolo dove la donna Edith si confronta con il suo mito, l’immortalità della sua figura e della sua arte con la fine della sua vita umana. Le canzoni, gli uomini, e gli episodi della sua vita si susseguono sulla scena con leggerezza e surrealismo: in un solo uomo lei rivede tutti quelli che l’hanno incontrata, aiutata, sfruttata, amata, odiata, George Moustaki, Yves Montand, Charles Aznavour, Gilbert Becaup, Leo Ferré, Eddie Constantine e Theo Sarapo. Tutti, in qualche modo, uguali, tranne lui, Marcel Cardan, l’unico a non aver sfruttato il suo nome per diventare famoso, lui che veniva da un mondo diverso, quello dello sport, e che era già famosissimo, ma che un tragico destino le tolse, e dal quale non si sarebbe mai separata, fino ed oltre la morte. Il testo, pensato e scritto per due interpreti di grande spessore, quali Francesca Marini e Massimo Masiello, rispettivamente nei ruoli della Piaf e di tutti gli uomini (o uno solo?) che con lei hanno cantato e vissuto, che grazie a lei hanno avuto la possibilità di provare cosa significhi attraversare l’amore, l’arte, la gioia e il dolore».
👩💻Comunicato stampa
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