Tutto Torna! Alla Reggia tra tesori inediti e rientri Illustri
Redazione -Dal 22 ottobre al 24 novembre, le retrostanze della Sala del Trono della Reggia di Caserta ospitano la mostra straordinaria “Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta”. L’esposizione, visitabile con il normale biglietto d’ingresso agli Appartamenti Reali, è la prova tangibile dell’impegno del Ministero della Cultura e della Direzione del Museo nel rafforzare e arricchire il patrimonio del Complesso vanvitelliano.
Il percorso espositivo si snoda attraverso opere che, dopo anni, ritrovano la loro collocazione originaria o che sono state acquisite sul mercato internazionale per colmare lacune storiche e figurative. Tutte queste opere contribuiscono a ricostruire fedelmente il programma figurativo degli Appartamenti Reali, avviato da Luigi Vanvitelli e proseguito dal figlio Carlo.
Tra i pezzi di maggiore risonanza figurano le recenti acquisizioni. Al centro dell’attenzione è l’opera di Fedele Fischetti, l’Apoteosi della dinastia borbonica (1772), acquistata a Colonia. Questo dipinto rappresenta la più completa testimonianza visiva del progetto decorativo originario per la volta dell’attuale Sala del Trono. Un altro importante acquisto è lo studio preparatorio, sempre di Fischetti, per gli affreschi del Gabinetto degli Stucchi di Maria Carolina: un disegno acquerellato raffigurante Venere adornata dalle tre Grazie.
A questi si aggiungono la coppia di modelli preparatori di Mariano Rossi (fine 2023) raffiguranti la Prosperità e la Forza, essenziali per la comprensione della decorazione della volta della Sala di Alessandro.
Un capitolo fondamentale della mostra è dedicato alle restituzioni, opere appartenenti per diritto al Complesso vanvitelliano ma conservate altrove. Il 2023 ha segnato il rientro di due sculture della Collezione Farnese, Talia e Melpomene, tornate dal Palazzo Reale di Napoli dopo novant’anni. Sono inoltre rientrate le tele l’Allegoria della Sapienza e l’Allegoria della Storia di Carlo Brunelli e Desiderio De Angelis, e il grande quadro Cimabue scopre le abilità di Giotto di Tommaso de Vivo.
Infine, dopo settant’anni, è stato nuovamente esposto il prezioso Centrotavola con vedute dei Palazzi Reali di Napoli, Capodimonte e Caserta di Raffaele Giovine, omaggio della città di Napoli a re Ferdinando II. Un segnale per il futuro è dato dall’atteso rientro, previsto per gennaio 2025, della serie di ritratti borbonici, inclusa la coppia di ovali di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia, a impreziosire la galleria del Museo.
La mostra offre così al pubblico una rara opportunità non solo di vedere opere “inedite” e rientrate, ma anche di scoprire le storie affascinanti e gli intricati percorsi che questi tesori hanno attraversato prima di fare, finalmente, ritorno nella loro storica dimora.
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