Un Borgo di Libri all’ultimo weekend, chiusura in festa
Redazione – Giulio Guidorizzi, il maggiore grecista italiano, che racconta Odisseo con le letture in italiano e in lingua originale (il greco antico) di Massimo Santoro e Rita Saviano; Tony Tammaro, che diventa giornalista e che con un’intervista impossibile dialoga con un redivivo Dino de Laurentiis interpretato da Ignazio Senatore, che ne ha appena scritto la biografia; la fotografia straordinaria di Antonio Biasiucci accompagnato da Mauro Nemesio Rossi ed Enzo Battarra. Mirella Armiero ed Enza Alfano che raccontano due straordinarie eroine con Maria Beatrice Crisci, Michele Di Fraia e Antonella Serpico; le musiche dei bottari insegnate ai bambini con la Ngo Sant’Antuono; ma anche quattro pastry chef come Nicola Goglia, Alessandro Mango, Biagio Martinelli e Marco Cesare Merola, accompagnati da Antonella D’Avanzo ed Emanuela Sorrentino per conoscere meglio le ricchezze alternative del Mezzogiorno: quelle enogastronomiche e in particolare i dolci; e il tentativo di capire come si fa e come si potrebbe fare meglio la cultura a Caserta sono gli appuntamenti di domenica 12 al Borgo medievale di Casertavecchia, diffusi in tutto il quartiere. «L’ultima giornata di Un Borgo di Libri è scoppiettante – spiega il direttore luigi Ferraiuolo – e punta a nuove idee e mercati anche per il libro e la letteratura. Avvieremo infatti un’indagine sul sistema culturale casertano per costruire una mappa e poi un progetto complessivo culturale dal basso con tutti i decisori del territorio. Se nessuno lo fa per noi – conclude Ferraiuolo – lo facciamo da soli». L’ultimo week end di Un Borgo di Libri si snoda tra palazzi e cattedrali e antiche chiese di Casertavecchia ma anche di Casola.
«Il tema Odissee è la seconda parte di Intelligenze naturali, il tema della edizione del 2024 e intende – spiega Luigi Ferraiuolo – analizzare con gli strumenti della letteratura quella sensazione di spaesamento che stiamo vivendo singolarmente e collettivamente come società, non solo italiana ma internazionale. Tutti vogliamo tornare a casa, in cerca di amicizia, ma una casa non si trova più a causa della transizione digitale sempre più repentina».
Straordinario ieri sera l’incontro pubblico in cattedrale a Casertavecchia tra don Luigi Ciotti e Renato Natale, già sindaco di Casal di Principe, ispirato dal libro «Io, casalese che non sono altro», edito da Rubbettino. Per la prima volta in quarant’anni don Ciotti e Renato Natale si sono confrontati pubblicamente sul percorso compiuto da Casal di Principe dall’avvento del clan dei casalesi e dall’assassinio di don Peppino Diana. Un momento storico e simbolico carico di emozione alla presenza anche di diversi sacerdoti. «Casal di Principe è cambiata profondamente dall’assassinio di don Giuseppe Diana – ha spiegato don Luigi Ciotti, presidente di Libera – ed è avvenuto per il sacrificio di don Giuseppe e per il lavoro di Renato Natale, sindaco straordinario che non ha mai abbandonato il suo popolo». «Don Diana per noi è già santo – ha detto don Ciotti, rispondendo a una domanda del giornalista de “La Repubblica” Raffaele Sardo, che gli chiedeva una data o una certezza sulla beatificazione di don Diana – Non so il perché del ritardo, ma so che è arrivato un bravo Vescovo che si è impegnato per farne conoscere la memoria. Ricordo i primi anni in cui venivo a Casale – un luogo che mi è entrato dentro con le sue persone, il testimone oculare, il buon fotografo (Augusto Di Meo, Ndr) – in cui eravamo soprattutto sacerdoti di fuori a ricordare don Giuseppe, pochi del posto. Renato Natale anche nei momenti difficili, e ne sono stati tanti, non ha mai dimenticato di ricordare don Diana». Natale dal canto suo ha ricordato le tante persone che negli ani gli facevano da scorta all’uscita dal Consiglio comunale per accompagnarlo a casa, per evitare che qualche malintenzionato – ne erano tanti – lo potesse minacciare o peggio. «Persone che nessuno ricorderà – ha detto l’ex sindaco – ma a cui io nel libro ho dedicato spazio, perché senza di loro forse non sarei qui. Il punto più alto del cammino percorso è stata la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il 21 marzo del 2023, due anni fa. Ma è anche un punto di partenza». L’incontro, durato circa due ore, è stato molto intenso, con la cattedrale che spesso ha applaudito per interi minuti.
Il FESTIVAL
Partner di Un Borgo di Libri sono la cantina vinicola Tenuta Fontana, la cantina della vigna della Reggia di Caserta; e la concessionaria Amica del gruppo Palmesano per l’auto del festival. Un Borgo di Libri è stato scelto dall’Unesco per sostenere la seconda giornata mondiale per il patrimonio immateriale del 17 ottobre prossimo, unico festival in Italia, ed è un’idea di Ucsi Caserta Aps.
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