Venticinque anni di sagra, Sant’Arpino capitale del casatiello
L’artista Lello Esposito mentre assaggia il casatiello di Sant’Arpino
– E venne il tempo del casatiello, tra i più antichi e suggestivi sapori della tradizionale cucina contadina campana. È una torta salata a base di formaggio, salame e uova. E a Sant’Arpino, in provincia di Caserta, trova la sua capitale del gusto. Qui da venerdì 9 giugno e fino a domenica 11 si celebra la 25esima edizione della Sagra del Casatiello.
L’evento, ideato alla fine degli anni Ottanta dalla Pro Loco di Sant’Arpino, col patrocinio del Comune, oltre a essere un emozionante appuntamento di folklore e di gastronomia, rinnova un’antichissima usanza secondo la quale gli atellani per festeggiare l’avvento della primavera in epoca pre-cristiana e della Pasqua in epoca cristiana, si riunivano per una scampagnata nello spazio antistante il complesso monasteriale di San Francesco di Paola e, in tempi più recenti, nell’area attigua al Romitorio di San Canione. Qui, tra musiche popolari e balli coinvolgenti, consumavano il casatiello, rozzo rustico e prelibata pietanza della cucina rurale, sintesi di valori e costumi di un tempo semplice e genuino travolto dal moderno consumismo. Di questa tradizione si sono spesso interessati nomi importanti della cultura italiana, tra cui Pier Paolo Pasolini che lo cita nel film Il Decameron.
La macchina organizzativa, capeggiata dal presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana, ha lavorato alcuni mesi per la messa a punto del programma della speciale edizione del venticinquesimo anniversario.
Si parte venerdì 9 con l’inaugurazione, dopo l’apertura degli stand gastronomici, di un percorso espositivo nella corte del Palazzo Ducale sulla tradizione contadina e la coltivazione della canapa in Terra di Lavoro. Sempre nella corte si taglia il nastro della mostra di pittura di Nello Marsilio. Nella Pinacoteca di Arte Contemporanea “Massimo Stanzione”, invece, saranno visitabili le mostre di Andrea Petrone “Totò, Principe Atellano”, curata da Enzo Battarra, e dell’artista santarpinese Roberto Di Carlo. In contemporanea sarà possibile visionare presso l’Istituto “Mondo Libero” anche la mostra di “materiali elettrici d’epoca”, curata da Luigi Guida. Le esposizioni e le visite guidate ai monumenti santarpinesi, curate dall’Associazione “Scusate il ritardo”, funzioneranno per tutta la durata della sagra.
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