Viaggio in Eataly, i prodotti dell’Alto Casertano tra le eccellenze agroalimentari del Sud
Curiosità e interesse. Si preannuncia un week end ricco di eventi e di incontri per la delegazione dell’Alto Casertano a Eataly Roma. Il Gal, il gruppo di azione locale che abbraccia 48 Comuni della provincia coordinato da Pietro Andrea Cappella, e “Fattorie Montane”, il consorzio che commercializza i prodotti a Marchio d’Area, dal 1 agosto sono presenti, con un proprio spazio espositivo nel megastore di piazzale XII Ottobre. La catena fondata da Oscar Farinetti sta dedicando il mese di agosto alle eccellenze enogastronomiche del Sud e, in questo viaggio ideale, ha deciso di ospitare le peculiarità di una terra fertile e incontaminata, compresa tra il Matese, il Monte Maggiore e il Monte Santa Croce. I clienti e i turisti provenienti da ogni parte d’Europa e del mondo hanno mostrato di apprezzare i vini, i legumi, il miele, i taralli, la pasta. Tra le spigolature più gustose proposte, una rivisitazione in chiave moderna, a cura dello chef Giuseppe Russo, di una ricetta borbonica che re Ferdinando IV faceva preparare alla regina Maria Antonietta.
«La trasferta capitolina, che si concluderà il 7 agosto – rivela Giovanni Esposito, presedente di “Fattorie Montane” –, è un’opportunità per raggiungere quei consumatori lontani, ma interessati al collegamento esistente tra i prodotti e la nostra terra». «Con il Marchio d’Area, il Gal ha voluto rafforzare l’identità del territorio, raccogliendo le migliori espressioni enogastronomiche di una zona vasta e articolata», prosegue Gennaro Di Vincenzo, project manager di “Resourse” Napoli. «Il marchio certifica la provenienza del prodotto, ma, soprattutto, il rispetto dei rigidi disciplinari elaborati a garanzia dei consumatori e degli ecosistemi dei territori», aggiunge Paolo De Masi, responsabile del pastificio “Vesuvio” di Teano. «Appartenere a un gruppo di azione locale consente, poi, ai piccoli produttori di farsi conoscere e di raggiungere mercati che altrimenti sarebbero proibitivi», precisano Andrea Scappaticcio, produttore di fagioli cera di Alife, e Lucia Stoto, del biscottificio “Stoto”, sempre di Alife. Sull’importanza di lavorare insieme e di “fare rete” pongono l’accento Carlo Coscetta, agronomo della cooperativa “Sole” di Parete, e Adele Consola, responsabile della comunicazione del Consorzio nazionale produttori apistici, fornitore di “Fattorie Montane”. Grazie al Marchio d’Area, segnalato come “best practices” tra le iniziative europee finanziate dai programmi “Leader”, le tipicità dell’Alto Casertano sono ora riconoscibili e, quindi, al contempo, oggetto di promozione e soggetti promotore di un sistema virtuoso.
Fonte: Comunicato stampa
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