Winston vs Churchill, Battiston eroico al Comunale di Caserta
– Winston Churchill, bevitore e fumatore seriale, istrione, sconfitto, ministro, amico intimo di re Giorgio VI, salvatore della patria e dell’Europa, cinico per passione, icona del ’900. Figura positiva e negativa allo stesso tempo e chi più ne ha più ne metta. Winston Churchill è stato tutte queste cose insieme, mentre allo stesso tempo era anche solo una persona fatta di carne e ossa.
Uno stratega che dipingeva la natura nascondendo nei suoi quadri la sofferenza della morte, del figlio in particolar modo, tuttavia anche di una quantità di soldati incalcolabile, manifestando la sua fragilità. Sono queste e molte altre le pulsioni inserite in Winston vs Churchill, il testo di Carlo G. Gabardini rappresentato al Teatro Comunale di Caserta e portato in scena da Giuseppe Battiston, nei panni di Churchill, e Maria Roveran, la Margaret infermiera dell’ex ministro. Il protagonista viene colto ormai in totale decadenza, vecchio, malato, intontito, eppure ancora tenace. Impedito a fumare a suo piacimento per motivi di salute, Churchill interpreta anche la relazione col suo medico come un trattato di guerra dal quale bisogna ottenere concessioni strategiche. È nostalgico e presuntuoso allo stesso tempo, e mette in difficoltà la sua infermiera con una certa boria. La figura disegnata da Gabardini sembra essere fedele al corrispettivo reale, in più l’interpretazione di Battiston dà un colore vivace a un testo in certi punti didascalico. Senza dubbio è emersa la difficoltà di affrontare un personaggio così enigmatico e di tracciargli dei contorni, se non netti, almeno sfumati, ma lo spettacolo riesce nel suo intento e comunica la complessità di un animo insondabile e spaventoso. Il protagonista affabula e continua a incuriosire dopo più di 50 anni; forse Churchill/Battiston non aveva tutti i torti a coltivare la speranza di essere immortale.
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