16 maggio, un anno fa Pittella lanciava Caserta porta del Sud
Era il 16 maggio dello scorso anno quando il presidente del gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo Gianni Pittella veniva a Caserta, in piena campagna elettorale per le amministrative, a sostenere l’impegno per una città della cultura e del turismo. “Qui ci sono – disse nel suo intervento riportato da OndaWebTv – una serie di patrimoni storici e culturali che vanno legati al patrimonio umano ma anche a quello agroalimentare, enogastronomico e a quello religioso. Bisogna fare un ‘offerta integrata che metta insieme Caserta come porta del Sud. Bisogna creare una grossa rete di eccellenze: il nostro sud può alimentare un circuito culturale e turistico che è anche economia, perché la cultura fa lavoro, fa ricchezza”.
A distanza di un anno vanno ribadite le parole di Gianni Pittella. Caserta non è ancora del tutto porta del Sud, anche se le condizioni per esserlo totalmente oggi sono ancora di più di quelle di allora. Adesso la spinta propulsiva di Mauro Felicori, superdirettore della Reggia è diventata incalzante, prorompente, anche a dispetto di qualche rigurgito giornalistico e mediatico residuale di chi soffre a non poter fare scandalismo su Caserta. Il desiderio è che anche l’Amministrazione comunale si apra a una nuova stagione e dia a Caserta quell’identità che le compete di città della cultura e del turismo.
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