Idroscalo 93, finale di stagione su Pasolini al Teatro Civico 14
– Si conclude la stagione teatrale del Teatro Civico 14 di Caserta. L’appuntamento è per sabato alle ore 21 e domenica alle 19 nella sede di via Petrarca andrà in scena «Idroscalo 93. La morte di Pier Paolo Pasolini». È questo lo spettacolo che nasce dal progetto «Petrolio» diretto da Mario Martone, ed è scritto da Mario Gelardi. Racconta le oscure vicende giudiziarie seguite alla tragica morte del grande poeta italiano che, dopo quasi quarantadue anni, non sono ancora giunte a fare chiarezza su quello che è un vero e proprio mistero nazionale. La regia è di Ivan Castiglione, che ne è anche interprete insieme con Riccardo Ciccarelli.
Nella nota si legge: «Idroscalo 93 è il frutto della collaborazione tra Mario Gelardi e Carla Benedetti, docente dell’Università di Pisa, i quali hanno avuto la possibilità di lavorare sui materiali di tutta l’inchiesta sulla morte di Enrico Mattei, condotta dal giudice di Pavia, Vincenzo Calia. Nel 2002 il giudice Vincenzo Calia, che conduceva da anni l’inchiesta sulla morte del presidente dell’Eni, Enrico Mattei, allegò agli atti della sua lunga istruttoria alcune pagine di Petrolio, il libro di Pasolini pubblicato postumo. Che rapporto c’è tra il delitto Mattei e quello di Pier Paolo Pasolini? Che cosa sapeva Pasolini sulla morte di Mattei? Che cosa rivelano gli appunti di Petrolio che il giudice Calia allega agli atti processuali dell’inchiesta sulla scomparsa del presidente dell’ENI? Si percorre un filo rosso, quello dei delitti-incidenti che hanno caratterizzato troppe volte la storia del nostro paese. In scena un narratore, vero esploratore nel mondo di Pasolini: il suo pensiero e la sua ricerca si incarnano in un’altra figura, quella di Giuseppe Pelosi, un ragazzo che appare, in un primo momento, timido ed impaurito, per diventare, in seguito, spavaldo e sicuro di sé. Il nostro narratore mette ordine nella “pratica Pasolini” che, una volta chiusa, viene riaperta dopo trent’anni da un giudice di Pavia, che riporta alcune sconcertanti ipotesi. Una storia possibile, circostanziata, che lega due personalità che hanno contraddistinto il secondo dopoguerra italiano: Enrico Mattei e Pier Paolo Pasolini. La storia di un dopoguerra che sembra non finire mai».
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