Il muro ritrovato, Sorrento scopre le sue origini medievali
(Mario Caldara) – La storia non può essere cancellata. È difficile sostenere il contrario. Nemmeno le calamità naturali più devastanti del globo, nonostante ci siano andate molto vicino, sono riuscite a cancellare fino all’ultima traccia di storia. Quando si parla di storia non ci si riferisce solo agli avvenimenti che hanno visto come protagonista – o antagonista – l’uomo, ma anche ciò che gli esseri viventi – e, così dicendo, si abbracciano diverse specie che hanno abitato e abitano la Terra – hanno lasciato. Tante sono quelle tracce di storia resistite ai secoli o, addirittura, ai millenni, conservate non sempre col dovuto rispetto, bisogna dirlo, e fra queste vi sono i resti delle città antiche, delle città del tempo dei cavalieri, delle dame di corte, dei re. A Napoli, ritrovare reperti storici come quelli è ormai divenuta una consuetudine. Essendo una città “work in progress”, per i tantissimi lavori che, un giorno, una volta finiti, si spera l’abbelliranno, basti solo pensare alla zona adiacente il Maschio Angioino, il fatto che tornino sotto la luce antichità di cui si ignorava l’esistenza è quasi un’abitudine. Questa volta, però, è stata Sorrento, città che pullula di turisti, soprattutto nel periodo estivo, a conquistare e questa volta non solo per il suo mare. Si è guadagnata l’attenzione degli appassionati di storia e di chi è affascinato dal passato ma, a differenza del capoluogo della Campania, in maniera del tutto inaspettata. È nato tutto per caso, da alcuni lavori di pulizia e bonifica di un’area agricola a ridosso di Villa Fiorentino, su incarico della Fondazione Sorrento, che ha la gestione della villa. E loro erano lì, tra rovi e sterpaglie, e attendevano solo di essere riesumate: le antiche mura dell’età medievale di Sorrento. Eretta a difesa della città per proteggerla dall’invasione dei Saraceni, la cinta muraria si è fatta largo nella zona posteriore di Villa Fiorentino, le cui condizioni erano assolutamente da migliorare. Le antiche mura hanno riportato indietro di molti secoli la città, divenendo in un colpo solo una delle maggiori attrazioni e il fiore all’occhiello di Sorrento. Queste, infatti, saranno illuminate con fari e luci in occasione delle festività natalizie, come l’intero parco che circonda la villa, così da dare la possibilità ai visitatori di ammirare le antiche fortificazioni medievali ritrovate. Intanto i lavori proseguono, in modo da restituire a Sorrento quel pezzo di storia sotterrato dal tempo ma finalmente ritrovato.
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