Marcianise, nella scuola la rivoluzione chiamata social media
“Informare ai tempi dei social media”: questo il tema di estrema attualità scelto dall’Isis Ferraris-Buccini di Marcianise. in collaborazione con il giornale on line Caffè Procope e l’associazione Alternativa 81020, per il convegno di giovedì 27 aprile alle ore 10.
L’iniziativa si terrà nell’Aula Magna dell’istituto superiore marcianisano, punto di riferimento della rete didattica in Terra di Lavoro. Parteciperanno il dirigente scolastico dell’Isis Domenico Caroprese; il presidente dell’associazione Alternativa 81020 Domenico Cuccaro, il giornalista e direttore di Caffè Procope Alessandro Tartaglione e il giornalista professionista, fondatore di young.it e digital manager di Insem Germano Milite.
In una nota diffusa alla stampa, alcune riflessioni sul mondo dell’informazione, che ha subito negli ultimi anni una vera e propria rivoluzione grazie alle nuove tecnologie di comunicazione, al web e, soprattutto, ai social network. Alla facilità ed alla rapidità nell’acquisizione delle informazioni non sempre è corrisposta una qualità delle notizie. Se da un lato, il citizen journalism, o giornalismo partecipativo, ha ampliato le quantità delle fonti informative, soprattutto quelle non convenzionali, dall’altro lato la diffusione di fake news, cioè di false notizie o bufale, ha messo a dura prova il sistema della fruizione delle notizie. In alcuni casi si parla sempre più spesso di post-verità, dove la notizia viene percepita e accettata come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi effettiva sulla veridicità o meno dei fatti reali. La nostra epoca ha visto il proliferare incontrollato di informazioni false che, una volta entrate nel circuito della rete e dei media tradizionali, è praticamente impossibile bloccare. Non è un caso che nel 2013 il World Economic Forum ha inserito la disinformazione digitale (casuale o costruita ad arte) nella lista dei ‘rischi globali’, capace di avere risvolti politici, geopolitici e, perfino, terroristici.
Il “bombardamento d’informazioni” rende, inoltre, i fruitori dei social media dei veri e propri distratti cronici ed assuefatti al multitasking, tanto da generare una vera e propria dipendenza simile a quella delle droghe. La dipendenza da social network è molto diffusa e come avviene nelle altre dipendenze è causa di alcuni problemi. L’Osservatorio Nazionale Adolescenza evidenzia che il 98% degli adolescenti possiede uno smartphone e trascorre la maggior parte del suo tempo online. I bambini iniziano sin dalla prima infanzia a maneggiare smartphone e tablet e gli adolescenti possono riservare anche fino a 6 ore extra-scolastiche per controllare i social network. Trascorrere così tanto tempo online, oltre a creare dipendenze croniche, toglie spazio all’interazione sociale reale. A soffrire da questa dipendenza sono i cosiddetti “Millennials”, cioè quella generazione di utenti, denominata anche Generazione Y, nati tra il 1980 ed il 2000, i quali attualmente si trovano nella fascia d’età 15-35 anni.
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